II. LE ISCRIZIONI A. Le iscrizioni latine, italiane e francesi Anziché intercalarla alla descrizione dei singoli monumenti, ci è parso bene di qui raccogliere in appendice la silloge delle epigrafi cretesi. Quelle latine (nonché italiane e francesi) comprendono tutti i testi epigrafici, indipendentemente dal loro contenuto. Abbiamo escluso soltanto: le epigrafi ridotte a semplici sigle, monogrammi od iniziali, quando non fossero accompagnate dalla data; quelle graffite sui muri, che verranno trattate altrove (l); quelle figuranti sulle campane (già riportate del resto per l’addietro <2)) o sugli oggetti mobili in genere. Delle epigrafi costituite da semplice data dell’anno, abbiamo considerate come latine quelle indicate colle lettere romane o colle cifre così dette arabe; greche invece soltanto le date in lettere greche. Oltre che di quelle tuttora conservate, si è tenuto conto anche delle iscrizioni ora perdute, che ci siano state tramandate da varie fonti. Le iscrizioni sono complessivamente circa 250. Di esse soltanto due, a Candia ed a Castel Chissamo, e qualche altra brevissima a Milopotamo, a Mirabello ed a Belvedere sono in volgare veneziano; e una in francese, appartenente — come è ovvio — al tempo del famoso assedio di Candia, per tacere di un motto araldico, pure in francese. Tutte le altre latine. (') Per il loro stesso carattere infatti esse devono con- contiamo di pubblicarle, nella loro parte più interessante, siderarsi piuttosto documenti o cronache che non resti mo- in altro lavoro. (Vedasi ad es. Collez. fotogr., n. 889). numentali. Per questo, eliminandole dalla presente opera, (2) Cfr. voi. II, pag. 370 segg.