PORTI 121 senza legami di metallo — cedevano alla forza del mare (I). Appunto per questo, dieci anni più tardi, la bocca venne di fatti approfondita(2). Ma nel 1627 ancor una volta erano « cadute in gran parte le pietre delle fondamenta dalla parte di essa bocca et per quelle rotture passato anche il terreno al fondo » (3). Una diecina d’anni dopo si proponeva di allargare la bocca del porto e di farvi dentro due volti per galeazze <4): e la questione del porto si riannodava così a quella altrettanto importante degli arsenali, senza per questo riuscire ad una miglior soluzione. Vari. —Fra gli altri lavori — proposti od eseguiti — in questo medesimo argomento dei porti, ricorderemo il progetto dello stesso Gerolamo Capello, divenuto provveditor generale, di ridurre per mezzo di una porporella il porto di Sfachià in modo da potervi ricettare costantemente delle galee a sorveglianza di quelle coste dalle invasioni di corsari(5). E quanto al porto di Spinalonga, rimandiamo a ciò che altra volta ne abbiamo scritto in proposito (6). Per gli altri approdi poi dell’isola, sono a vedersi le relazioni e descrizioni di Creta di cui dicevamo. 5. — FARI. Le torrette della lanterna ai porti di Candia, di Canea e di Retimo sono oggigiorno affatto moderne o rimodernate: ma le prime due sorgono all’identico luogo dei vecchi fari veneziani; il porto di Retimo pare che anticamente ne fosse invece privo. Quale forma ed altezza avessero tali edifizi, risulta approssimativamente dai disegni dell’epoca (7) : non troppo elevati dal suolo, presentavano l’aspetto di una torretta, variante da quadra a poligonale o rotonda, ricoperta di cupolino e sormontata — a quanto pare — dalla custodia della lanterna vera e propria, sopra la quale spiegavasi una banderuola. Quello di Candia era piantato sui muri del castello a mare; quello di Canea sulle roccie del molo (8). Tutti gli altri fari dell’isola erano costituiti dalle varie torri costiere, le quali, (l) V. A. S.: Dispacci da Candia, i dicembre 1600. (7) Per Candia vedasi specialmente voi. I, fig. 1 e 2 (*) Ibidem, 14 luglio 1610. (certo non fedeli) e fig. 67; per Canea voi. I, fig. 7, 8, 75, (3) Ibidem, 30 agosto 1627. 248, 250, 251, e voi. II, fig. 62 (non però attendibile). (4) Ibidem, 29 aprile 1659. — Vedasi più avanti, pag. 148. (8) A lavori al faro di Canea si è accennato incidental- (5) Ibidem, 4 novembre 1609. mente parlando di quel porto. — Cfr. pag. 102, 103 (•) Voi. I, pag. 587 segg. e 104,