ii3 IL TI AVE E IL JM0N7ELL0 H3 Nel centro del borgo di Zenson una stele ricorda le gloriose giornate del giugno, sul quale sono incise le unità che presero parte alla lotta nel settore. Girando a sinistra della stele, e seguendo l’argine, risalendo il Piave, dopo un chilometro circa si scorge tutto il terreno dell’ansa di Zenson, uno dei punti principali di passaggio degli Austriaci e nel quale essi organizzarono una formidabile testa di ponte. L’ansa è ora trasformata in un magnifico campo coltivato, nel quale ogni traccia di fortificazioni è scomparsa. Ritornare all’abitato di Zenson per visitarvi il Cimitero di guerra, a 300 m. circa dal monumento; il custode abita nelle prime case del paese. Il cimitero è dedicato agli « Eroi del Piave » ed intitolato alla memoria del tenente Romanello Marchesi. Condene 3160 Salme austro-ungariche. Quelle italiane sono state traslate nell’Ossario di Fagarè della Battaglia. All’ingresso un’iscrizione : « EROI CHE IL PIAVE HA RESTITUITO » In fondo al viale centrale, una piccola cappella; sul muro esterno due frasi ammonitrici: I. SAPPIATE VIVERE COME NOI MORIMMO II. CHE IL NOSTRO SANGUE NON SIA SPARSO INVANO Nell’interno, suggestivi versi di G. Antona Traversi: 1. DEL LONTANO PAESEL NEL CAMPOSANTO SOGNAVA LA MIA MAMMA AVERMI ACCANTO NON PENSANDO CHE QUI DOVE RIPOSO È IL TUMULO PIÙ SACRO E PIÙ GLORIOSO