596 Parte II - Carte di ieri. nel caso opposto. Per questo, oltre che per varie delle ragioni esposte in precedenza, anche un gelosissimo e democraticissimo assertore del principio puro di nazionalità, Carlo Cattaneo, poteva affermare il diritto d’Italia sulla Dalmazia quando scriveva in una lettera al Times (Scritti politici ed epistolari, voi. II): (.(Molti inglesi sono sotto l’impressione erronea che l’Austria possieda le provincie italiane in virtù di qualche venerabile diritto ereditario... Vorrei dunque solamente osservare che due terzi dei sudditi dell’Austria sono di acquisizione affatto recente. Quasi quattro milioni di abitanti appartengono agli Stati Veneti, cioè alle città di Venezia, col paese all’ovest di essa dall’Adige all’Adda superiore e con le sue dipendenze originarie sulle coste orientali dell’Adriatico : Istria, Dalmazia, Ragusa, Cattaro, ove gli Italiani hanno sempre vissuto in armonia con gli schiavoni discendenti dai profughi dei domini turchi. Oltre a questo l’Austria ricevette per il trattato di Vienna lo stato libero episcopale di Trento, la Vai-tellina, che apparteneva un tempo alla Confederazione Svizzera, e qualche distretto papale sulla riva del Po, formanti insieme una popolazione di quasi mezzo milione. La dedizione della Dalmazia alla Repubblica Veneta avvenne molti anni prima dell’arrivo in Inghilterra di Guglielmo il Conquistatore ». E Giuseppe Mazzini, nel 1858, scriveva nel sommario d’istruzione dato a Londra e da lui firmato : « Gli uomini appartenenti alla Marina italiana o delle coste illiriche formano nel Partito d’azione una sezione speciale chiamata ¿’Italia marittima ». Per gli aderenti a questa sezione il giuramento era il seguente: «In nome di Dio e del Popolo, soli padroni che io riconosco, io N. N., cittadino italiano, per l’amore che io porto alla Patria italiana e per la memoria della passata grandezza, per le speranze dell’avvenire, pel mare che i miei padri romani chiamavano Mare nostro, giuro di consacrare ora e sempre l’opera mia alla conquista dell’Italia una ecc. ».