XX a Roma, il 4 ottobre 1903. Se questa prima inesattezza è lieve, gravissima invece è Valterazione falsificatrice della manipolazione ludendorffiana del testo dell’Enciclica, il significato della quale è esattamente l’opposto di quello insinuato dal Luden-dorff, come risulta dalla riproduzione fatta qui sotto dei brani dell’Enciclica predetta relativi all’argomento invocato così incautamente dal Ludenoorff (dagli « Actes de Pie X», Tome premier, pag. 33 e seguenti): « Inoltre, passando sotto silenzio ben altre ragioni, Noi provavamo una specie di terrore nel considerare le condizioni funeste dell’umanità nell’ora presente. Può essere ignoratala malattia tanto profonda c grave che travaglia, in questo momento ben più che in passato, la umana società e che, acuendosi di giorno in giorno e corrodendola sin nelle midolla, la trascina alla rovina ? Questa malattia, Venerabili Fratelli, voi la conoscete, è, nei confronti di Dio, l’abbandono e l’apostasia ; e nulla, senza dubbio, conduce più sicuramente alla rovina, secondo questa parola del profeta : « Ecco che coloro che si allontanano da Te periranno ! Di fronte a così gran male Noi comprendemmo che Ci incombeva, in virtù dei doveri pontificali tramandatici, di portarvi rimedio. Noi reputavamo che a Noi si indirizzasse quell’ordine di Dio : Ecco che oggi io ti stabilisco sopra le nazioni e i regni per sradicare e distruggere, per edificare e piantare; ma, pienamente coscienti della Nostra debolezza, Noi esitavamo ad assumere un’opera irta di tante difficoltà e che tuttavia non ammette indugio. « Poiché è piaciuto a Dio di elevare la Nostra umiltà fino a tanta pienezza di potestà, Noi riponiamo il Nostro coraggio in Colui che ci conforta; e, accingendoci all’opera, sostenuti dalla forza divina, Noi dichiariamo che il Nostro scopo unico, nell’esercizio del supremo Pontificato, è di tutto restaurare in Cristo affinchè Cristo sia tutto e in tutti. « Ci saranno indubbiamente di quelli che, applicando alle cose divine la breve misura delle cose umane, cercheranno di scrutare i Nostri pensieri intimi e a rivolgerli ai loro intendimenti terreni e ai loro interessi di partito. Per tagliar corto a siffatti vani tentativi, Noi affermiamo in tutta verità che Noi non vogliamo essere e, con l’aiuto di Dio, non saremo, in mezzo alle umane società, altro che il ministro del Dio che Ci ha rivestito della sua autorità. Gli interessi di Dio sono i Nostri interessi; Noi consacreremo a essi le Nostre forze e la Nostra vita, questa è la Nostra ferma risoluzione. Per ciò, se Ci si domandasse una divisa che traduca l’intimo della Nostra anima, Noi non potremmo dare che questa : RESTAURARE TUTTE LE COSE NEL CRISTO ».