188 Parte I • Considerazioni di oggi. mentalità e ai metodi settari, compromissori, accomodanti, opportunistici della massoneria. Piero Foscari, nazionalista, con giovanile baldanza e incurante disinvoltura, arrischiava i vastissimi suoi possedimenti in Austria per l’azione irredentista. (Egli nel 1908 fu espulso dalla Monarchia «visto che la sua dimora nei regni e paesi rappresentati nel Consiglio dell’Impero si presenta inammissibile per riguardi di ordine pubblico», onde non potè più occuparsi delle sue terre e dei suoi boschi in Carinzia, che rivide solo dopo la vittoria. Ma Egli, nel suo elevato spirito, mentre disprezzava i rinunciatari italiani e contro di essi ardeva di sdegno, sapeva comprendere e giustificare le difese e i provvedimenti dell’Austria e nutriva anzi per le popolazioni tedesche di essa cordialissima simpatia. Trovandoci insieme a Vienna, dopo la guerra, per una riunione, l’on. Foscari e chi scrive, ambidue condannati dal Governo degli Asburgo, erano i più sinceramente e affettuosamente simpatizzanti per Vienna e le popolazioni tedesche dell’Austria e venivano fatti oggetto di commenti scherzosamente ironici da parte di Carlo Feltrinelli, il quale era invece vissuto sempre in ottimi rapporti con le autorità austriache, tanto che durante la guerra aveva subito una lunga detenzione sotto la imputazione, se ben ricordo, di commercio col nemico. Contradizioni della vita e della cronaca). Giovanni Giuriati sacrificò sempre, costantemente, tutti gli interessi propri alla causa della Patria. Fu Ministro dei lavori pubblici e, data la insufficenza dell’assegno ministeriale, per continuare un’esistenza modestamente decorosa, consumò mese per mese, una frazione della sua, non grande, fortuna familiare. Tutto ciò è così superlativamente antimassonico, come non si potrebbe concepire di più. Non basta. Giuriati stesso ha cura di mettere bene in evidenza il suo non-massonismo. Nel volume intitolato La vigilia (Milano 1930, pag. 37-38), egli scrive: «Appartenni alla Trento-Trieste fin quasi dalla sua fondazione che risale ai primissimi mesi del 1903. Per qualche anno non potei dedicare grande attività al Sodalizio, ancorché abbia a più riprese rivestito cariche nella Sezione Veneziana. Era il tempo durante il quale muovevo