Revisione storica del « mito » irredentista. 25 raggiunta, ma che è quella stessa in virtù della quale il Risorgimento fu nei suoi primordi iniziato. La vittoria, mentre da un lato portando i confini dello Stato unitario ai termini segnati, sin dai primordi del Risorgimento, del Quarnaro e del Brennero, riaprì di fronte alla coscienza degli italiani i problemi della indipendenza e della unità quali il Risorgimento li aveva originalmente concepiti e posti, e quali ITtalia parlamentare li aveva, dopo la morte di Cavour, lasciati insoluti, o si era illusa di risolverli, risolvendoli in modo puramente esteriore e formale, nell’atto stesso che ne sentiva nel consapevole orgoglio della durissima esperienza eroicamente vissuta e superata, la concreta e decisiva volontà di risolverli; d’altro lato svelando agli italiani nel disordine universale di spiriti e di tendenze del dopo guerra mondiale e nella universale anarchia economica e civile la irrimediabile crisi del parlamentarismo democratico e liberale, ovunque avviantesi al declino, fornì ad essi e alla loro volontà unitaria di superarla e tramandarla nella rivoluzione onde è sorto lo Stato fascista, il motivo e l’impulso a quella iniziativa europea, che già avevano ad essi invano additato all’alba del loro risorgere, i due profeti del Risorgimento, Mazzini e Gioberti, vale a dire riaccese e ridestò in essi quella coscienza di una missione da assolvere a beneficio della civiltà umana, che sola può dare all’indipendenza e civiltà nazionale contenuto e sostanza di valore spirituale... Oggi ci è dato finalmente di assistere al realizzarsi della vera terza Italia, della Italia moderna continuatrice ed erede dell9Italia romana e dell’Italia cattolica, quale, all’alba del Risorgimento, la sognarono, avviantesi a farsi una terza volta Maestra di civiltà al mondo, i primi profeti della sua indipendenza e della sua unità ». Questo libro non ha nessuno degli scopi, tanto più alti, che informano i giusti moniti surricordati, di uomini così eminenti, per una revisione della storia del Risorgimento nazionale. Non potrebbe pretendere a fini, che per la modestia del suo contenuto, sarebbero davvero ambiziosi e assolutamente sproporzionati. Contiene una pagina, soltanto, di narrazione, ma questa pagina vuole esservi scritta secondo la verità della vita e non già,