Contro i « decreti Hohenlohe ». 571 manca se poniamo mente all'azione svolta sicura a Trieste dal Governo di Vienna: azione che non culmina in episodi vivaci e clamorosi, ma che si manifesta nell'opera lenta e continua che tende a trasformare Trieste da città compattamente e sicuramente italiana, in città eterogenea, in cui vari elementi nazionali si controbilancino e vicendevolmente si annullino. È la fede che manca quando si pensa che Hohenlohe si muove in questo stesso indirizzo e il suo decreto non ha trovato, almeno in visibili manifestazioni governative, la deplorazione che merita. Comunque è ben triste che si minacci di compromettere quell’opera di riavvicinamento tra Italia e Austria, che poco fa sarebbe sembrata assurda e che oggi invece si era compiuta e si era rivelata feconda di ottimi risultati. Anche il grave e solenne Times ammonisce e insinua che, a quanto pare, i rapporti che uniscono le due nazioni sono molto superficiali : quanto sono profonde le cause che li dividono. E il Journal del Debats ci fa sapere che la cosa migliore che potrebbero fare gli italiani di Trieste e d’Austria in genere sarebbe quello di amicarsi l’elemento slavo... « E, per oggi, facciamo punto ».