La fortuna economica di Trieste e i suoi fattori. 445 navigazione da e per Trieste? I triestini crearono le società di navigazione, attivarono linee, allacciarono relazioni nuove e la posizione naturale di Trieste permise che della città si facesse un centro d’animati traffici. Le ferrovie e le costruzioni portuali furono le conseguenze di una necessità, non le creatrici della fortuna della piazza. L’industria alimentò i commerci: ma furono sempre le abilità mercantili e la posizione geografica dell’emporio che resero possibili la fondazione e lo sviluppo di queste industrie. La meravigliosa ascesa delle compagnie di sicurtà, create dai triestini, sviluppatesi a Trieste col concorso dell’intelligenza e dell’energia triestine; mostrano fin dove le attitudini economiche piantate su solide basi possan portare, senza aiuti nè interventi da parte di Governi e di Stati, ma anzi ai Governi ed agli Stati prestando aiuto, quando questi son maggiormente stretti dai bisogni finanziari. Col mare penetrando fin nella più profonda insenatura dell’Europa di mezzo, Trieste è la creatrice unica della sua fortuna commerciale e l’unica signora dei suoi destini economici. Esaminiamo ora, brevemente, i principali elementi costitutivi dell’attuale Trieste economica. LA CITTA’ ED IL PORTO. Trieste dovrebbe avere attualmente una popolazione di circa 240.000 persone. È il massimo emporio dell’Adriatico, che anima con la molteplicità delle sue linee di navigazione, con l’intensità e l’estensione delle sue relazioni commerciali, con l’audacia delle sue speculazioni mercantili, col fervore delle sue istituzioni economiche. L’aspetto della città è anch’esso quello di un grande emporio mercantile: vi prevalgono e si distinguono per mole i palazzi in cui risiedono le grandi aziende commerciali, bancarie, di navigazione, di sicurtà. È una città che nelle sue architetture e nei suoi negozi palesa al forestiero la sua agiatezza, sebbene talvolta gli inasprimenti nel costo della vita determinino nelle classi meno abbienti fremiti di malcontento, che suonano condanna per la rincaratrice politica ultra protezionistica seguita dal Governo di Vienna a vantaggio di un’esigua minoranza di privilegiati di altre provincie. Se alle statistiche tributarie si deve prestar fede, Trieste, per ricchezza, sarebbe la terza città dello Stato austriaco. Per la commisurazione della imposta globale sulla rendita personale si è dichiarato infatti nel 1907 un reddito complessivo di oltre 81 milioni di corone,