XIII comandamento di Dio: Vedi, io Ti pongo sopra i popoli e gli imperi, affinchè tu li sradichi e li demolisca, li edifichi e li pianti (Geremia 1, 10), ma consapevoli della Nostra insufficenza, temiamo di assoggettarci ad un tale compito pieno di difficoltà». Conformemente a ciò operava il Papa, quando, il 28 giugno 1914, venne assassinato a Seraievo per istigazione massonica l'arciduca Francesco Ferdinando e il cattolico romano conte Berchtold, Ministro degli Esteri a Vienna, indirizzava Vultimatum alla Serbia. Devo premettere che è cosa ben diversa se a un uomo di Stato cattolico romano parla il Capo di un /mese amico oppure il romano Pontefice. Questi per il credente cattolico è il « Santo Padre » e rappresenta la quintessenza della suprema autorità. Il Papa è, infatti, per lui il Vicario di Dio, ossia di Gesù Cristo. Fin dall’infanzia viene inculcato, per la salvezza dell’anima, in ogni credente cattolico, tanto più se è un sovrano, il dovere di essere consenziente col Papa. Naturalmente il romano Pontefice, come il Generale dei Gesuiti, si serve principalmente del confessore e del consigliere spirituale per influire sui principi e sugli uomini di Stato cattolici. I confessori dell'imperatore Ferdinando II, e del principe Massimiliano di Baviera furono, per ordine di Roma, gli autori della guerra dei trenta anni. Il Segretario di Stato, cioè il Valleano o la Curia, ed il romano Pontefice curano solo la politica ufficiale. Nel caso presente, però, essa consente già di guardare abbastanza addentro. Per comprendere completamente Vintervento del romano Pontefice, bisogiui non solo aver letto, ma anche studiato il capitolo sull’organizzazione dell’Ordine dei Gesuiti nell'opera su all segreto della potenza dei gesuiti e la sua finen (pubblicato dal Maresciallo Ludendorff in collaborazione con la propria moglie). Analoga suggestione esercita la Chiesa di Roma su tutti i suoi aderenti. Alcuni se ne liberano. Ma ciò non era riuscito all'alta nobiltà cattolica della duplice Monarchia, tanto più che essa era stala allevata in istituti retti da Gesuiti. In data 29 luglio il cattolico conte Maurizio Paleiy, Ministro d’Au-stria-Ungheria presso il Vaticano, inviava il seguente dispaccio al conte Berchtold: «In tempi di altissima tensione politica come quelli in cui viviamo, l'umana fantasia lavora con doppia