480 Pahte II - Carle di ieri. dentro nell’Europa centrale — è così propizia da consigliare la creazione di tutte le industrie lavoratrici di materie prime provenienti dalle regioni africane ed asiatiche del bacino Mediterraneo e delle Indie, consentendo poi un risparmio non insensibile sui costosi noli ferroviari, con l’inoltro mediante ferrovia del prodotto perfetto di più alto valore in luogo dell’ingombrante e ben più povera materia prima. Lo sviluppo industriale di Trieste sarebbe già a quest’ora di gran lunga superiore a quello che è, ove la macchinosa irrazionalità del sistema legislativo vigente in Austria per le anonime (vincolate a concessione) e l’innegabile documentata ostilità del governo austriaco contro qualsiasi iniziativa italiana non avessero gravemente ostacolato il sorgere di nuove fabbriche. Dovrà essere compito massimo, dopo l’annessione di Trieste, il rivolgere ogni cura alla marina mercantile già austriaca e poi italiana ed al mantenimento, con qualche riforma ed organico coordinamento, degli attuali servizi marittimi adriatici, possibilmente estendendoli. Converrà anche vigilare affinchè influenze finanziarie straniere, come già ebbe a verificarsi in passato, non tentino di striminzire, per vie tortuose, l’efficenza marittima mercantile del paese, a vantaggio dei concorrenti porti nordici. Il programma dei provvedimenti da adottarsi dal Governo italiano in favore di Trieste — però senza toccare affatto quella che è l’attuale sfera degli interessi economici veneziani, considerati anche con la più larga e cordiale benevolenza — non rientra nell’ambito della presente sommaria esposizione delle linee fondamentali della soluzione del problema economico dell’Adriatico e perciò sono rimandate ad altra occasione. Comunque, si può affermare con tutta sicurezza che Trieste, dal distacco dall’Austria, insieme con le altre regioni irredente, non ha da temer nulla economicamente, purché il Governo voglia con larghezza di vedute considerarne la posizione ed i bisogni. E questo senza arrecar pregiudizio di sorta a Venezia. LA SORTE E L’INFLUENZA DI FIUME. La sorte di Fiume italiana è segnata e circoscritta entro i limiti di queste due ipotesi: 1°) Austra-Ungheria con sbocco sull’Adriatico. in un punto della costa fra Fiume e Zara e 2°) Austria-Ungheria tagliata fuori dal mare. Nel primo caso, qualora un punto di quelle coste possa venir sfruttato per la costruzione di un nuovo porto di discrete proporzioni ed i raccordi ferroviari non presentino eccessive difficoltà, Fiume potrebbe, con l’andar degli anni averne qualche pregiudizio, anche sensibile, che però, almeno in parte, sarebbe compensato dal