Difese italiane e Massoneria 191 vergognosa malattia segreta ha già ingommalo il cervello, preserverà certo da ulteriore diffusione infettiva il corpo ancor sano della Nazione ». Possiamo adesso passar a considerare le due istituzioni, che, dentro i confini asburgici, presiedettero, l’una all'azione irredentistica, l’altra alla difesa legalitaria: la Giovane Trieste e la Lega Nazionale. Cominciamo con la Giovane Trieste, ultima incarnazione di tutta una successione di società costantemente disciolte dalle autorità austriache e che, risorgenti con nomi poco diversi, si occuparono costantemente e ininterrottamente dell’azione irredentistica. Che cosa fosse la Giovane Trieste, ce lo dice un breve ma sostanzioso trafiletto pubblicato dal Piccolo del 24 novembre 1934, la vigilia di una riunione che raccolse a Trieste circa duecento superstiti della ormai vecchia istituzione: «La Giovane Trieste fu a’ suoi tempi l’erede d’una serie di circoli giovanili irredentisti, che regolarmente si costituivano e regolarmente, dopo breve esistenza, erano disciolti dalle autorità austriache. Il primo di tali sodalizi fu fondato il 21 ottobre 1897, e si chiamò Circolo dei Giovani; ne era presidente il dott. Renato Illesi, uscito appena dagli studi, e nel Consiglio direttivo apparivano alcuni valorosi che nella primavera di quell’anno avevano indossato la divisa garibaldina e combattuto a Domokos : Leone Veronese e due che poi morirono, rimpianti, nel fiore degli anni, Gino Mauro ed Edgardo Rascovich junior. Era naturale che una società costituita con tali spiriti non potesse aver lunga vita sotto l’Austria che vi sentiva un nido di congiure a’ suoi danni. Ma sciolto il Circolo, vi succedette la Lega dei Giovani, e poi ricordiamo la Vita dei Giovani e finalmente la Giovine Trieste, senza garanzia di non averne dimenticato qualcuna. Sotto altri nomi, era sempre la stessa società, che imperturbabilmente riviveva; e se i soci e i dirigenti, con l’andar degli anni, cambiavano (giacche sorgendo schiere di nuovi ventenni, i vecchi, tra i venticinque e i trent’anni, andavano a fornire il nucleo direttivo delle associazioni anziane, la Ginnastica ed