474 Parte II • Carte di ieri. TRIESTE E LA SUA IMPORTANZA ECONOMICA PER L’ITALIA. Quello delVannessione di Trieste e Fiume al Regno d’Italia non è soltanto un dovere d’integrazione nazionale o di sicurezza strategico-militare, ma è altresì, ed in primissima linea un problema economico. Trieste e Fiume non appartenenti al Regno d’Italia sarebbero esposte ad un rapido processo di slavizzazione — già sviluppatosi marcata-mente (*) nell’ultimo decennio del dominio austro-ungarico sui due porti irredenti — diventerebbero cioè gli antemurali di uno slavismo giovane, pieno di vita e di desideri di espansione e svierebbero, con decisiva ed assoluta efficacia, il possesso commerciale dell’Adriatico, trasferendolo dal popolo italiano alle nazioni slave. Trieste e Fiume soggette al futuro grande complesso jugo-slavo (sia nella forma panserba, sia — ormai meno verosimilmente — in quella trialistica di un terzo Stato slavo conglobato al binomio austro-ungarico) costituirebbero la pietra sepolcrale che coprirebbe per sempre Vaspirazione del mare nostrum, del dominio commerciale e marittimo italiano sull’Adriatico. Lo sciovinismo jugoslavo, con fatale pregiudizio per l’Italia, consentirebbe a Trieste e a Fiume una funzione di dominio commerciale sui Balcani ancor maggiore della' presente. L’Italia, allora, potrebbe ritenersi definitivamente congedata dai Balcani, riguardo ai quali non avrebbe più da dire una sola parola. Trieste, non occorre dirlo, è la chiave del possesso economico dell’Adriatico. Trieste, insieme con Fiume e Venezia, restituirebbe all’Italia la sua funzione storica di polo commerciale del Mediterraneo, centro d’intermediazione di traffici fra le coste meridionali ed orientali del bacino mediterraneo ed il centro d’Europa. Trieste diventerà indubbiamente, se sagacemente assecondata nei suoi sforzi, il veicolo dell’espansione italiana nel Levante, ora più che mai terra di cospicue promesse per l’avvenire. Trieste e Fiume sono indispensabili all’Italia, se si vuole che la Patria abbia uno sviluppo ed una posizione veramente grandi in Europa e nel mondo. La missione storica di Trieste, in parziale collaborazione con Venezia e Fiume, è mirabilmente sintetizzata da uno scrittore veneto del seicento; essa « infert in Germaniam quidquid habet Oriens; infert in Italiani quidquid liabet Germania », con l’osservazione che in questa definizione il nome di Germania ha il significato larghissimo di Europa centrale, e non quello più ristretto della Germania moderna. Trieste, nella sua funzione essenziale di traffico è un lembo di Oriente portato nei suoi prodotti in Europa, ed un lembo di Europa portato nei suoi (1) Cir. Gayda, L’Italia d’oltre confine; Fauro, Trieste; Dudan, La politica antitaliana in Austria; Un italiano, Il problema di Trieste nell’ora presente.