69 IL TIAVE E IL JUONTELLO 69 minciavano ad avere la sensazione dell’isolamento e qualche Comando a dimostrare soverchia preoccupazione per le migliaia di prigionieri ammassati sul greto in attesa di essere traghettati sulla spon. da destra. Ma il generale Vaccari per togliere di mezzo qualunque incertezza raduna alla Guizza del Montello i suoi generali e ricordata la situazione morale e materiale del nemico, con vibranti parole, ispirate alla più salda fede nella vittoria, ordina a tutti i Comandi di passare sulla sponda sinistra appena possibile e con ogni mezzo; egli stesso passerà nella notte. « Ali alle ali » egli conclude « Le crisi non si risolvono che al di là del Piave! Ferma e ferrea volontà, inflessibile energia, aiutino a superare le difficoltà e s’incalzi il nemico senza tregua! ». E così fu. All’alba, l’eroico condottiero percorreva a cavallo il fronte delle sue truppe, anelanti di marciare alla vittoria! Il movimento del XVIII Corpo si compiva nella notte. La Brigata Como ed un reggimento della Bisogno appartenenti alla 33* Divisione del valoroso generale Sanna, passati per i primi, giungevano verso le 15 all’altezza di Casa dei Pescatori. Poscia quei valorosi fanti — che durante il passaggio si erano aspersa la fronte con l’acqua del fiume, quasi volessero con quel gesto consacrarsi alla Patria — con rapidi, travolgenti sbalzi, con « impeto mirabile », come lo definì il generale inglese Lord Cavan nella sua relazione, occupavano il ponte della Priula, S. Lucia di Piave, C. Milanese, C. Marcon, collegandosi a destra con la 7* Divisione britannica, giunta intanto a Tezze. Il generale Caviglia, all’annunzio dei progressi conseguiti dalla 33* Divisione, giudicava le sorti della battaglia già decise in nostro favore e con profonda commozione ne rendeva partecipe il Sovrano in quel momento presente e, perchè nessuno ne dubitasse, emanava il seguente vibrante ordine del giorno alle truppe: « Alle LL. EE. i Comandanti di Corpo d’armata, agli ufficiali, « alle truppe tutte dell’Armata, sento il dovere di chiedere che man-« tengano il loro animo all’altezza della situazione.