446 Parte II - Carte di ieri. di cui appena il 25 per cento deriverebbe dall’esercizio di imprese indipendenti, il 44 per cento da emolumenti, il 18 per cento da capitali, V11 1 ¡2 per cento dal possesso di stabili, l’uno e un quarto per cento dal possesso fondiario e il 2 3/4 per cento da altri cespiti. È da ritenersi per altro che alla statistica ed al fisco sfuggano parecchi redditi grossi difficilmente controllabili e molti si presentino assottigliati, come pure va rilevato che non sono calcolati nella statistica i redditi inferiori alle 1200 corone. Si può logicamente presumere, quindi, che il reddito effettivo di Trieste sia di 100 milioni di corone (ed ancora si resta probabilmente al di sotto della realtà), il quale capitalizzato al 4% darebbe per Trieste una ricchezza fruttifera di due miliardi e mezzo di corone. Il bilancio del Comune sostiene per i bisogni cittadini una spesa di circa 22 milioni di corone all’anno (1). La vita dei commerci si concentra, com’è naturale, nel porto, anzi nei due porti franchi. Mentre i moli che si spingono nel mare dal vecchio porto doganale servono sopratutto per l’approdo dei battelli adibiti al' trasporto dei passeggeri diretti alle città marinare vicine dell’Istria, della Dalmazia, del Friuli e del Regno ed in parte servono anche per le merci che si dirigono verso queste regioni, il grande lavoro mercantile marittimo si svolge nel così detto « Porto Nuovo » e nel nuovissimo porto di S. Andrea costruito appena parzialmente. Quando i lavori in quest’ultimo saranno terminati, la sua area complessiva sarà di 670.000 metri quadrati, mentre quella del « Porto Nuovo » è di 418.000 metri quadrati. Nel « Porto Nuovo » l’area utilizzabile dei magazzini e « hangars » è di 200.000 metri quadrati, in quello di S. Andrea essa sarà di 308.000 metri quadrati. Lo sviluppo di lunghezza delle rive è nel primo di 3.260 metri; nel secondo sarà di 5.040 metri. La lunghezza media dei bacini è nel primo di 270 metri; nel secondo sarà di 300 metri. Infine nel « Porto Nuovo » i piazzali d’operazione hanno una lunghezza di 1.200 metri ed una larghezza media di 180 metri; nel porto di S. Arulrea, a lavori finiti, essi avranno una lunghezza di 1.560 metri ed una larghezza di 255 metri. Complessivamente, a lavori compiuti, Trieste disporrà di 12.270 metri di rive, di cui: 3.980 nel porto vecchio (compreso il canale), 3.260 nel « Porto Nuovo » e 5.040 metri nel porto di S. Andrea. Non costruendosi il molo VII, la lunghezza delle rive sarà di 10.500 metri. (1) Trieste ha dato al fisco austriaco un contributo annuale di circa 11 milioni di corone, ai quali sono da aggiungere almeno altri 4 milioni per la quota di dazi pagata dai cittadini. Risulta, quindi, una cifra complessiva di oltre 15 milioni, da aumentarsi ancora del gettito locale delle tasse sugli affari che non ci è noto. Come si vede, non è poca cosa quel che Trieste ha dato all’Austria.