L’insoffocabilità dell'irredentismo. 105 citorio. I loro nomi eminenti, come quelli di Albino Zenatti, di Salomone Morpurgo ecc. non appartengono alla stretta cerchia di questo libro. Ma di Salvatore Barzilai deve, anche qui, essere ricordato che egli fu, dal 1890 in poi, ininterrottamente fino alla conclusione vittoriosa dell’intervento, il deputato di Trieste al Parlamento italiano. Deputato di Trieste, come espressione di irredentismo, ma non già per la di lui fede repubblicana, la quale, pur temperatissima, non era condivisa dalla gran maggioranza dei suoi concittadini irredenti. Certo si può dire di lui che la Monarchia non potrebbe desiderare dei migliori e più corretti repubblicani. Egli, nel 1890, quando venne eletto deputato per la prima volta, aveva dichiarato: « la mia azione nel Parlamento toglierà ancora e sempre dai nomi sacri di Trieste e di Roma inspirazione e conforto a propugnare e difendere gli interessi e i diritti della nuova Italia». E tenne fede alle promesse, come risulta dall’opera che raccoglie i più significativi dei suoi discorsi e scritti (Barzilai: Dalla Triplice Alleanza al Conflitto Europeo, Roma 1914). Egli costantemente ammonì e tenne gli occhi bene aperti sul confine orientale e sulle minacce che vi si addensavano. Nel 1906 in un discorso alla Camera sulla Triplice aveva rilevato (pag. 15): «Fra Italia e Austria-Ungheria si determina questo originalissimo caso, che io credo non abbia riscontro nella storia dei trattati, delle alleanze. I due alleati non preparano le armi per completarle a vicenda, ma per contrapporle. Nel giorno remoto, remotissimo, sia pure, che un conflitto si determini o per noi o per l’Austria, sarà un conflitto tra essa e noi, più probabilmente che di una terza potenza contro di essa o di un’altra contro di noi. E in quel giorno questa forma di alleanza ci porterebbe ad una situazione singolare che si riassume in una formula quasi ingenua : noi acquisteremo il nemico e perderemo l’alleato». Il 18 dicembre 1912, in occasione della anticipata rinnovazione della Triplice Alleanza, il Barzilai aveva approfondito il suo esame (pag. 36): «Della Triplice Alleanza Bismarck diede un giorno una definizione assai nota e assai rassicurante nelle parvenze. Egli disse che essa valeva a garentire