L’unica via d’uscita. Io non so se il socialneutralista sia intelligente o se siano piuttosto gli avvenimenti a farlo apparir tale. Certo è che il suo giuoco, come vien svolgendosi, è intessuto di tanta perfìdia, di così profonda malafede, è talmente esiziale nei suoi effetti, da mettere in luce l’ordigno della neutralità socialista come la più perversa macchina antistatale, come il machiavellismo più atrocemente nefasto e crudele che si possa ordire contro la sicurezza interna ed estera d’Italia, come la minaccia più seria e grave contro l’ordine attuale delle cose, contro il reggimento monarchico-costituzionale presente, sopratutto contro la monarchia. La concatenazione dei fenomeni economici e sociali, che, sfruttati dal socialismo ufficiale, congiurano contro l’integrità stessa della Nazione è semplice ed evidente: il rincaro dei viveri, la disoccupazione, il malessere delle piccole industrie e del commercio al dettaglio sono la diretta conseguenza della guerra « europea ». Per un complesso di ragioni che risulteranno da quanto esporrò più diffusamente in seguito, il disagio delle masse è destinato ad aggravarsi, ad acuirsi quanto più si prolungherà la guerra « europea ». Volere la neutralità assoluta dell’I-talia (e, con essa, probabilmente della Romenia) significa portare all’estremo la durata del conflitto, spingere ad un massimo intollerabile le sofferenze delle classi meno abbienti. Significa fomentare il malcontento, promuovere disordini, inscenare rivolte, produrre, in una parola, il caos interno. Dal quale gli avventurieri rossi, gli sciacalli della Patria attendono i più pingui vantaggi personali e settari: col diffondere nelle masse la credenza che le loro sofferenze siano l’effetto del militarismo « italiano », della monarchia « italiana », spazzar via a furia di popolo il regime d’oggi per instaurare la repubblica sociale, dando così la scalata al potere; col far apparire la guerra un prodotto di egoismi di classe, un malanno imposto dal lurido desiderio di guadagno nella borghesia (che viceversa dall’attuare conflitto è la più colpita), muovere all'assalto della proprietà privata. La neutralità socialista (e nelle stesse conseguenze si risolvono tutte le altre sottospecie della Dall’ Idea Nazionale del 7 febbraio 1915.