Quanti saranno stati gli irredentisti? Non moltissimi. I movimenti politici, anche se di natura essenzialmente nazionale, sono il risultato della volontà e della passione di pochi decisi, di minoranze fortemente consapevoli, di élites ('). L’in~ tensità e la vastità dell’irredentismo non erano alcunché di fisso, di assoluto; erano una variabile che mutava di luogo in luogo, di tempo in tempo. Minima fra gli agricoltori delle zone compattamente italiane — la sicurezza nazionale consentiva ivi le suddivisioni in molteplicità di specie e sottospecie politiche e personali — diventava massima nelle città minacciate dall’invasione allogena, fomentata ed aiutata dalle autorità. E ancora, in una grande città come Trieste, l’intensità dell’irredentismo si accrebbe nel corso dei lustri precedenti la guerra, con ritmo sempre più rapido, man mano che ci si avvicinava alla grande vigilia, non tanto per una prodigiosa intuizione di eventi prossimi — che io conobbi, sicura, integrale ed operante, come una divina grazia, solo in alcuni eletti, dei quali mi sia dato di citare i nomi senza far torto ad altri che ci saranno stati, ma che io non ho conosciuto: Attilio Hortis, Attilio Tamaro, Riccardo Zampieri, Sal- (1) Questo non è un fenomeno peculiare a Trieste, ma si è verificato in tutta la epopea del Risorgimento nazionale. Ciò è stato osservato anche di recente: (Cfr. Aldo Ferrari: La preparazione intellettuale del Risorgimento italiano (1748-1789), Milano, 1923, pag. 19. « La gloria di aver compiuto il Risorgimento italiano è tutta di una minoranza che non è una classe e nemmeno un partito; ma una accolta di uomini diversi di condizione sociale e di condizioni politiche, riuniti non dalla coincidenza di interessi economici ma da una aspirazione e da una volontà concorde: nobili, capitalisti, professionisti, soldati, operai, qualche rara volta contadini, (a Trieste anche stranieri, allogeni e figli di stranieri o allogeni), accumunati dal sentimento nazionale e dallo spirito di sacrificio, che vogliono, a costo della vita, la patria unita e libera ».