174 Parte I - Considerazioni di oggi. massoni i migliori uomini politici dell’Istria, come il Bennati, il Salata e il Rizzi, e ancor meno quelli della Dalmazia, come Roberto Ghiglianovich e Ercolano Salvi. Ma a che prò continuare l’elenco interminabile di una maggioranza enorme, schiacciante, di fronte al piccolo numero di coloro che nell’adesione alla setta credettero, in buona fede, di giovare, anche con ciò, alla causa nazionale, che però servivano egualmente, e assai più efficacemente, all’infuori dell’ordine e delle direttive contradittorie e dissolvitrici di irredentismo e di antimilitarismo, di radicalismo, di anti-monarchismo, quali erano impartite dal Grande Oriente di Palazzo Giustiniani e quali furono ancora una volta confermate nelle dichiarazioni fedifraghe e rinunciatarie del congresso massonico interalleato di Parigi.