• nom», »l fanno ordirò 1’> noi« nciraatallo, ili I. Filippo Zamboni, Sanio-nni Urufl'l lu pmtcetpiuioii« valorosa dogli l alla d üi Roinn, Dûim ino »»micro ancha «*• i-.il M‘illuni a Horn», » ill V». olia rii« letta ludi |;ll Itallui cuin« 1« »ergilo luto ilio nlU « Nello «t«»*o anno, mila «Il nula. dimostrano il loro valor»: Ainann-dro Almerlgottl, l''r»ne»»eo l.rbortl. Gregorio Grlmonl, Alotsni.'lro Codino, Domenico lioinano, Francetco Caitaro, che vi lanciarono la vita a Giitieppa (tubini!. Gltiaapp« Drattlilcrhlo, Giovanni Pnvasl, Luigi filali, Metro Scnrbond, Luigi III lezzo. Fllir o Coen. Mnrcmitnnlo Bori»!. Giovinnt « ! dovlro Alm»rlgolll, Giovanni (irlanJlnl, Giovanni Uevilarqua, Arturo Zatctil, Frnne«»rn Pornpat, Nlco. 16 V»rgoitfhl. Inlanlo n Tri«»lo II ler-mento cr«*cern a tal mltura «il l mot! tnturreflonnll apparivano tanto minaccio«! che, poco «topo Oolto, munir« Ri d«lzfcy, Intelaia roppugn.iilonc 'Il Trovilo | or ronnui'iRernl prontamente a Nti-ava la gn«rrix nel Veneto, un Ito diU'uonio « il al Goriziano ' moti della Veneti.» foncé«»« I« Vf/inde eh« sono roba •¡uciia: riTalia ¡re Corrtnll, « iliano (aruio I il Adriatico. GiiiMpp« Martini, occasioni affermato II V«n«zla GlO'.ia. Il ?! contro l'abbandono Friuli « dell Itiria co menilo no rinfiori Camera ile il trattalo «Uro etorcll Giulia. ■ Plii Intensa, pHt fervida, più «rilento tho inni In li» partecipazione lidio terrò Irredente ni movimento unitario dal at) ni '110, Nell i Venetia Giulia, lo ropreationi »I »«(cedono oli» repreailonl. le perscru-z 1 oui all» persecuzioni, la violenta alla violenza, A ’!<> so-pnlti della guerra, mi-incruditimi «ono gli litrlnnl, I triestini. volontario, portandoli «eco parecchi del »noi »colarl, In qu«»i’anno si fanno onore nell e«efcllo regolar* II capod istriano Cristoforo Veolor, l gorlilont Scodnlch c Clemonclch. Nel CO non «I congiura più mltanto dai «ruppi, nrlle log««, nelle associazlo-nl. Tutta la Venezia Glulliv é In flamine, 10 ctiipiratlono * generale. . I II pgrlllo italiano n Trlctl« — die« ■fiia corrltponileniu ni Piingoio — va ere-¿.endo In proporzioni gigantesche. Orami ogni riguardo * gettato da PnrM' , k 11 Ìtrlaco, be i, a Carli •Ila «otto Intanto'» Trieste cl »! proparava »«•a ili certo Urlili In pollila aequeitrnvn Stiliti (udii. Continuamente le terre Ir ilcnle Inviavano conti Uniti di denaro Comitati Nazionali,. Nel -0I veniva Idolta dal. Governo oui>lrlaco la HI-provincia!« Istriani» perché ni era rii tata di mundar* rappresentanti al P. lamento di Vienna, di cui non rietino««-va la «lurltdltlono mulinila |rr«i!cnU Nel '63 II Governo austriaco sdogllcv 11 Consiglio Comunale di Tilesto perdi non »vovbi voluto »menni« In protesi diretta nel dicembre al generalo l.n Mai mora contro la dichiarammo ili lui : no esser» Tritilo compre»» Ira li? (.spiri ■Ioni d»l Governo Italiano. Nel 'tfl von vano dlaelolll l contigli comunali ili P rtino, Faremo «.Catodi...... .. ... ..... vita n predicare la libera-io dello torre irredente, cantale do tu* Carducci « dal maggiori letterati alla. Giovanni riovlo, Il VO dlcembr» . 1 lurilr'r.Mva agli emigrati triestini-istriani quante parole il maggior do-. - malizia di fortuna o di d«-.. . toccare a'I un UL.no è il vedersi «sul« In ca»a propria. Ma A appunto quelita condirono assurda che affretta II compimento di una nailon«. Non voglia- -...................'"fi I triestini » gli o vediamo 1! ri desìi cui lingua tuona Jvllà ti il in-ti i i. Angelo Mat i»irAdriatico o nostra? Ma 6 •ignori, i i che chiamava udore la signori» po aver in-mille -ilio d'I'.alin »«Ila MtO IdCtì |.rotola 'I Trentino.' del Marci MinRh Itcutendojl nel 186? I Au«trla, tlened«t- il diritto d'Italia sulla cotta orientale dcl'Adrlallco. Ouintino Sella, I II agosto ISA), In una ..Iteri ol barone lllcotoli il diceva mort: ficaio per l i mpncuU conquida del Tr«n- llCll'litl o Saffi e » dal v< • •I umile »lUludma delTAiKtr-i ’•» Ir ustioni non niiri'Mraniiu._«d .»"lo'ti'ppìà'tener« t» mia parola •. Il 3 ottobre 1871 Pr»ncetco Cri»pl comu-Icava ai Depretn. presidente del Contino, eh« l'Inghilterra approvava.la.do-ìunnd» italiana'per la frontiera alpini». Ma >opr«tuUO Inuruwatll« t I <-»pli. it v r1eonoMlm«nto del diritto luliano mille irredento (atto 'talla Germania in pile! occasioni. Già nel nov-rmbr: la «National Zeitang» di Derlino, orgar.o ufficio«) del Governo prus»i»no. diceva eh» la Prussia non si »ard.be moina per impedir« la liberazione dello terrò irredente dall'Austria ; S'InUnd« d» s* eh» I» Prutila non pus „jporil di prouggar» una sr»nd« poten*», o. ter meglio dire, un» polenta che e «rande. üui non trafilisi di oMiliitlil federili, in» di tervutl da rendere s«m» conditione odia. Kol non pouiainr g'—-*--* priisiisn» potutone P. il ceneraio Aveuana, nello »leiso .nno rincuorava rII Irredenti con queste umile: ■■ Ahhiate profonda fede nella II-irratlone delle vostre terre, lo ve lo poi-o (lire, perdi* per l.er» quaranta anni inch lo ebbi Incrollabile fedo nell'avve-■lolla eomunc patria, Italia, e la mia i nel vero. — Coll accadrà etto, nndie |ier lo amate voitre ter-nrora, purlroppo. disgiunte dalla Pa-comune, e dico che avverM Indubbiamente, perdi* 1 sacrosanti diritti del fedo 'dì r: «tulle per italiano por I dall'un. Marcora: a debbono rimali‘udore questa rapliUi dell'unanime plcblfc ? fe.lelmenti* I« Spirilo let Pn«M. «ftermanilo, c L'IDEA NAZIONALE — ßaWtb. 8 Wpçgîo 1015 v î= •bblaCV«o«tia.|e pot colle tort« ddlo gt»m. oppem rltor ' Trietl n» á ngll uomini di Stato a sauer« che n« Il Tiro Dalma;)» non cl appi siamo chiomati la IIISU no,il*. C Oli' il»U'op«m noi cànone prt Ora. «Ä eli eauirsl per nelle cotisldcra- L» questione Alla speditlone del Mule, olire n diciassette trentini, iivevuno particípalo paree chi vnhu i"l ildlu Ventila Giulia I ran-etico Ulillscliinl. Celare Micheli, Marnano Ciotti, Giovanni llortoitl. AHonso Morgnnte e Giovanni Ilrufful, che si guari-gnaiono la niellagli» al valore noli'»-raïca giornata di i Volturno. ristia piovine!» austrtich*. »'fnteres- .. „1 bisogni dell» nailon» tidesc» che le riguardano più da Vicino •. Ilen più Importanti di questo trafiletto ino lo parola di Ulstnarck. In uria nota i » I.a Germania alleata naturai« dell'l-lolla », mandato nel l'M all'Ambaseiata .russlana In Italia, Il Itlsmarck riconosce l diritto d'Italia su Trieste cosi: ■« Alla fina dell'anno ramni«, Is Oerma-ito dovr* lortriare mi tolo Siato pot.-nte Che a compreso la loro reci neo »ppartiene incontestabilmente ili lial"i. la qual« possiede In qu»l mare dello cosi« dodici voli» più esteso che ipielte dell* Francia. Marsiglia o Tolone non possono metterti a pam nono con Oenovo. Livorno. Napoli, Palermo, Ancona, ,V«n«tla e La Idee «sp ressa nel memoriale da cui togliamo ipieht» Itati curilerrnmio quantj due anni inponti, 11 2X luglio ÌV«., liia-inutrk aveva dichiarato al Ranerule Govo. no, a Niholsbuig, perché In r.te.'iss» ul Ministro dogli esteri Italiano. Dl-ie allora il Dbmnrck «over« anche mal compreso come nulla forno stato tentato dall i nostra poterli» flotta sopra Trieste; Trle-sta cho era ncce»sitii all Austria difenderò, consacrandovi parte con»liKtrevol» del-1« furto che poterono cosi marciar» «u Vitnna. il conte di lllsmarck apprettò 1« rniriont che movevano II governo dal Re » du«dcr» il Tirolo » I» altr» popolazioni Italiane. Ma disse che ciò potrebbe riservarci per oltre futuro contingente: cho però, ov» la «uerra dovoss» ancora ver re ripresa, allora più l'Italia prendesse nruvincle austriache, tanto meglio »are ie: ed avendogli chiesto se per tale eve uullt.t «gli sarebb« disposto a dare olla porlata del nostro trattato maggi." ■ -slon» comprendendo nella parola Vi i il Trentino e t'Utrta, di cui gli t IO leggermente, egli mi rii poso di « autorizzò, dietro mia domanda, a d. cinerario ufflcialment« a V. E. S! prove- mn è gl* solo di sentlmen-èampe »'impegnato flngegrio degli stantii non tn«no cfia l atfeito del popolo limano. I.» Satina nailouo/e pertanto, rli'et.bo si centro«! « fnitnuwo officio nei far« 1 Italia Indlpcndcnl« ed una. non credi adiro[ikltu appieno II tuo officio. Tener» sveglia I» memori» di d6 che abbiamo ancora a rivendicarle; ador-craM a tradurl» In co»cl«nta dot nostri pio urgenti luteresti ; invigilata l'Austria nelle sui,' ' - «..moia, prima delle « D Ili lllili! iut;i>i : il ÙÌÌEH3 11 lifllil USI COIOUE lltll utlh! tls (Itili B-timi. Om giunti, dopo la nostra fuggevole c iificrtlcir.lo scoria aH'ftnponcn-e nume: o ed :il supremo vnloro dei documenti tic-stanti II diritto d'Italia sull..- terre ir .-drnta, documenti «he molto opportuna ..»onte intese a mettere in luce il libro vario »ulla legittimiti delle ospirationi iltar!» del fratelli non' per anco riscatti dal gioco austriaco, vogliamo ehiuile-questo Incompleti «imo naasunto. riportando I» diehtarazionl, con le quale il '.«ovemo di S. Maritb 11 Ite d'Il.'.iia or.snn. 1- impegno nAzior Itlno Iticasoli, ___________ —i Ministri, a fi nunctate alla Camora del Depil rlno, nella seduta de! pr:mo lu . _.' Noi cl armiamo per la -solo del territorio nazionale. ili (iiiiMiizieie füi KUe 3 Smia Mario Alberti. Le onoranze genovesi a 6. d'Annunzio GENOVA, e. L’offerta del Leone triestino Nel giardino del Palazzi» Dorla. In rìiotila lidi Omaggio italico a Gabriele d Annunzia, consistente nell'offerta del IMIiiidi Giustiniani, donato dal triestini ni Genovesi nel 1330 In segno di fratelli» plizz» Principe era raccolta una «randa folli» di giovani, chi» all'arrivo •lei poeta gli leccro una calorosa dimostrai ione. All'ingresso del Palazzo una orchestra finrtl'l luprr'o dtt loro s'ntlmch!, ,i«duto dal prof. Mnr- n articolo addizionale derebbo allora al nostro trattato ». . . - - esslcurnzlonl, 11 18 ittobr» 1877, Francesco Crisi’ ' tillt a r. tv idi» unii!« dei devotissimi |.presentami le popolazioni lionto, le iiuall v! Invocano sminano Ite. o. dii cuore di italiani ot>-Ito sì, ito ttranlcro eh« V! itibutiero. di 1^.cuor» di Ija-mina I giiaidimn iltll'Alp» i'Alpn dio viol»t» tropp» voi- cLtm inalaBicnto tar creder» Ul'granite'Hallan» germanica h 'uà,1 non '"d ov o ' as p i r liu *a liò'miril .ielle Alpi, ina von a piuttosto tiri: fratellanza sincera cogl'lialtam Slavi vicini. » Triest» appunto u«r .... devo nmio I tre popoli. Slrd Biacchi il Ctelo fece «orge' vi elminti non arre-.tate più II co vittoria, che «minata dal valor» u minacci» esst VI l'Austria »-or- Memore di qui 7?, Francesco Crispí ______ Hismnrck (a Bad Gasleln) dell» frontiere Mlf»1 Minzione del-» voci eh» corrvnt il Italia allo Alpi Orientali, cosi rigiocandogli: ...... Noi Italiani n disinteressili come voi temer» elio L...VMBMPQHP negglttl. Se I» grandi -Poi»nz» itaMlinnno rt'aeconlo di sitenenl d» ogni conquisi» nelle provini!« baleai trhe « converranno che II territorio tolto m Turchi dov ei latdalo allo popolazioni del luogo, noi ' avremo » ridir». Vuoisi pero che la a. per assicurarti I amicizia dell Aus >bia offorio a questa la r • • K to^dal^Cnn^ ragliano sali al pomo nobile e »1 »«'.trib •ila luvitati taccolu nei gi.udibu, tra il senatori, deputati, auloritA, notabili-i « ilgnore. • • Sceso quindi nel giardino, ove. nella spianata centrale, »u uno «fonilo di verdura era collocato 11 calco. Il prof Morselli pronuncio un dlscor-i offrendo II caloo » dandu il benvenuto i poeta In Genova; che prima lo accol-i dopo cinque anni di assenza. Cessati gli applausi che salutarono le ..aro!« d‘--l prof. Morsoli!, d'Aununzio pronuncia il segmento di»-orso: Il discorso di G. d'Annunzio • Drivi parole itirà tanto t gul i'ilo- trntn di'ti, memorie, itrtle coi», del tc ai. lamio * grane di dentino quello doni talli, li pii dejniimrnit rientri,i entrali. l'ansia di qutlla che lagnili soffri la fami del corpo, tottri la fame dell'animo, mo iafa, ((ratiniti, calcata con ferocia, ogni giorno pili maledetta: la sentiamo qu in presenta i-era : i dtntro a nni. Coro. quelli che volevano scolpite c conte quel ' ilatu.'c i diruta dinantt a noi con (ulti, ive plaghe riaperte, con lutte le lue ni il paziente aita tolunna. E Jdtrtro lei prercntl in mio del mtdtsimo lai bl»ne int'nf.i a forti/lcarii nel «alni ivm» Or t'IMli» non poli» peimetur» eh« lustri» occupi qu«l icmiorlo. Vot " ’ II«: al DUI II H-ano «ritolta mi.«, /somiere dette dipi orientili Sa VA (Juarncro. l'altro ia a cercare ti gl ‘e ç!l tli ipttiOla nr tono ól anni... , cantoni dette Ge»t.» d Oltrcmnre: Cln stenderà la mano sopra il fuor Avrà, quel fuoco per Incoronami intervennero al'a cerimonia le ma« autorità e notabilità cittndlr*. ed l , !no»»si| della »Danto Aliìiit-'rt-, iestegglarono calorosamente il pool». Dopo la cerimonia vt lu un rinite «enpier Tnejt,- d'Antrt«/iteni pur tana, io i!II* «il talli Italie.me. r»ut le monde g parie ifaiicn. loul le iolr,l d llnlli ie» .»ulilcfcleni io»t dercnut iioliens. « Trititi a eni-o|i< dei lomtnei coniidif> rat.’ri au cornile .uinftoldfrn. l/ie 6onn» poeti« de tei enfant« itoli altee lei pati». ¡tieurj ¿e Po terme et de Milano J.«i omei irieltlnei oni brodi de* dropeaut, --rovi de« ndreuei mix tofdaft de i tn- Ilo Co»our, morcnl*. affidava alla la génération« Il riscatto delle ter dent» cun questo paroi«: «Car» galantuomo, lo non gli voglio Tanfi ). l'.vso vuol« andar« a Iton Iirolo t un altra cosa. Sari J lavoro di un'altra generazione ». F. Garibaldi, nel gennaio del '(?. cosi ami) la guerra. Furono le lagrim« de,tii Oppressi che mi posero la spada nel pu. gno Sono i dolori dulia Venct.u « doli I-itria eli« mi turbano I tenni... ». Il tuo «fletto per le iene Irredenta n-n si stai»-tò mal. Audi« 11 15 ottobre ls?i, da tn-prora. Il generalo *criv«»a alla Giovane Trieste :»S« oggi tento di esser vecchio t per essere poco televol* all» causa »anta di Trieste « di irtnto, comunque »aro tuperbo di poter» i dare gli uluin giorni della min v.ta ». o Ulxlo. alla Caiurra dei Ocputatl. H i o ISCÎ. a Torli I ul-L-:,,-. confessava la sua ferma lede nei; liono della costa oi tintalo d«H'\» « Ma credei« voi — diceva egli ptuetunoo taciti i,p.pi jtiuu ch« c ■iMU|g»rthjt »I possano MI. rercbi f/iina d««.-> rjntijw dt ardui* « iti .-ore iitzominto dilla cl- :i-.»lii Qiuiraaro. i fl» antico Car i 1 Quale Europa I vogliamo vi agli nliri Voi dovreste rt ■iviuad«rt 11 conte Andrassy it» o.-rt rno di conquista c»l territorio l.urldamenl« p*r!n*a 11 Crisp! Pert t latti eh« «I siieccdeiiero poi turón, nuova delusione Italiana. Hr Mitili islil tettila itili: Itlttr* . iittitin militi« 11 iti lanisti finí! li titira ttiit itii Paint. , j di Garibaldi dl GV ji (olla lo ha spesso 1 mimi apclausi. I concittadini di d’Annunzio al Poeta o al sindaco di Genova I concittadini di rimonta di Quarto. Par la Crocs Bossa a Spaila cardiale della Un telegrafi sta 'I! Perei SS5VZ La commemorazione dei Mille a Macerata MACERATA. 7. 1 Nel «alone dell Li ta ha pubblicato ir. allo. Inscritta dal -• ii pur». Ira ir ne-1 toun. una tl imiiiitm iBiiiiiig itginitt 11 ila i'iiiiii tiiii (Rii Siili) t Itili Mi. Gii» pel l?iS, per incarico di Carni nlvn propinato a Napotw-n- 111 vie getto di rlcostlti'Jlono doU'Italia della Oalinazi.» «d II nKi!inrca,fruiice veva accolto lavorevolmentc. Nell c I»il Napoleone terzo riconferma»!», tr* volta ancora, 11 sua punto di favorevole olla Itbera One dell» t«rn dento eon queste parole: ÏXSI'ÎPÏ! redMzloiM ' «'d Contem pomi »trioni rd 1 c uentè appello • di Coni Nell'estremo 1 >11 sin tit »«amenté. L'offerta della targa di bromo »rio HiXcatagllu: ipo»e con bri»! c i Ceccardi accla-•mmots« paroU 11 giurai dèlta ma spi-i mogai/lenuo. feri In di tutto ua pop..I 1 fTOuato e delta a a dtt eoa s.a Uìv«g » rial- ut» coUt upuauoiu c«u ¿n.is. U Iduu un «Ita tcfdmentanz« dell« iò{0 Boftilld, oralo palavi.1 .. nella Sala del Ce._____ ■ T.*°t P1*-* virtwczi padri, allatt a ledati nelle toghe 1*cere incitati« alia «apr.ani-wita 1 nepori. Cenar« ha coluta celebrare la gloria d-i'/z tn.;ua. il culto della IJU«, od che in tulli ! tempi /u celebra teioro dei popoli, L» detta d luti: • CiO che I né ti »oto del il Gruppo Nazioni indaco di Geriva. L’UNiea Tintura Istantanea per Capelli e Garba In Castano « n«nj p-rle-.U - A»< : jtemen!« W tberta!1 * i*CB 04 ***** w L“'*' ,r? X „ Cc!:,ro doj sote nppllcatienl a! me»« 1/ ct-^',-ri,SPari0,‘ft0t’di» - OiTTa aJSTprt’io LO.\GEGfl^ VEfiEZU* Uilwcria a tutu 1 PmAar.i*ri. Parr:ccMiri t Fargue^1