Il « mito » massonico. 151 tato di predisporre i trattati di pace, ho la certezza che la massoneria (Bissolati e C.) si sia adoprata in tutti i modi per sabotare le nostre rivendicazioni nazionali. Io presiedevo, come ricordi, il Comitato generale creato per resistere al tradimento della Francia e dell’Inghilterra: posso jyerciò assicurarti che in tutto quel tempo di crudele passione ho dovuto guardarmi accuratamente dai colpi mancini delle loggie. Posso di ciò citarti numerose testimonianze. Nella Trento-Trieste, inutile dirlo, la massoneria non ha avuto che vedere, salvo che abbia agito segretamente secondo il suo costume e quindi alle mie s[Mille. Cordiali saluti. Buon anno! Giuriati. La grave responsabilità della massoneria italiana nei confronti delle rivendicazioni adriatiche è fissata e consegnata anche in un documento ufficiale, nella relazione alla Camera dei deputati (Bodrero) sul « Disegno di legge relativo alla regolarizzazione dell’attività delle associazioni, enti ed istituti e dell’appartenenza ai medesimi del personale dipendente dallo Stato, dalle Provincie, dai Comuni e da istituti sottoposti per legge alla loro tutela»: «Grave prova di servilità e di troppa deficiente comprensione dei diritti e delle necessità della Nazione italiana davano ancora quei dignitari della massoneria così detta Giustinianese, che recatisi a Parigi al Congresso delle Massonerie delle nazioni alleate e neutrali del 1917, compromisero con un’azione extrastatale le future trattative di pace. Costoro, infatti, per dire uno solo dei risultati del loro viaggio, mentre limitavano a Trento e Trieste le rivendicazioni italiane, e mentre in ogni piano di assestamento europeo si prescindeva per principio generale dal mero criterio numerico plebiscitario, ammettevano, però, sotto l’inspirazione d’interessi contrastanti con quelli nazionali, la liberazione delle nazionalità oppresse dalla Monarchia Austro-Unga-rica e la loro unificazione in Stati, che avrebbero dovuto esprimere per mezzo di plebisciti tali nazionalità, ciò che risulta dall’opuscolo: «Liberté, égalité, fraternité. Grand Orient de