Per la nuova Austria. 609 amicizia. Come già all’Aja, in occasione delle trattative per le riparazioni orientali, la cancellazione dei debiti austriaci di riparazione fu dovuta in prima linea all'intervento italiano, e a suo tempo anche l’abolizione del controllo militare avvenne per iniziativa dell’Italia; così ora lo spirito che anima gli accordi di Roma dimostra nuovamente la tendenza dell’Italia a non creare proprio all’Austria difficoltà, ma di venirle incontro invece per quanto è possibile e di abbandonare richieste che pure avevano una base giuridica. Anche il presidente della Commissione di Controllo internazionale, Alberti, il quale si è recato appositamente a Parigi per occuparsi della questione del prestito austriaco, ha fatto a Londra tutto il possibile perchè i negoziati potessero essere rapidamente conclusi e per allontanare tutti gli ostacoli tecnici che ancora li intralciavano. Ancora una volta l’intervento dell’Italia ha tolto di mezzo difficoltà; una volta di più l’Italia fascista ha dato all’Austria un amichevole appoggio. Ci sembra un dovere rilevare particolarmente questo senso di gratitudine dell’Austria e ciò tanto più in quanto l’Italia non ha legato a nessuna contropartita tutto quello che ha fatto e che ancora fa per noi ». E il giornale concludeva: « L’attèggiamento della nuova Italia a Roma e a Londra ha contribuito indubbiamente ad approfondire il sentimento amichevole che la popolazione austriaca già da lungo tempo nutre per l’Italia fascista e per il Capo del suo Governo ». L’emissione del prestito austriaco, per investizioni produttive, avvenuta ai margini di una crisi bancaria e monetaria internazionale fra le più gravi che la storia registri, fu l’ultima operazione in grande stile che abbia raccolto insieme i banchieri dei principali paesi del mondo. Nella riunione del Comitato degli Stati garanti dell’Austria, tenutosi a Vienna nell’ottobre 1930, il Ministro austriaco delle finanze dott. Juch, in seduta pubblica, diede atto al Comitato di « aver sempre appoggiato nel modo oiù energico gli sforzi del Governo austriaco per il conseguimento del prestito internazionale. Con speciale compiacimento e gratitudine ricorderò quanto è dovuto alla iniziativa personale di S. E. il Ministro Alberti. Il suo intervento ci permise di realizzare il prestito ancora entro quest’anno ». « Al discorso del Ministro delle finanze, Alberti rispose così: a Signor Ministro delle finanze, Eccellenze, Signori. Con profonda, intima gioia il nostro Comitato ha accolto il gentile invito del Governo Austriaco di riunirsi una volta anche a Vienna (di regola si riuniva a Ginevra o in altre città). Un viaggio a Vienna esercita sempre una grande attrattiva. Il soggiorno in questa capitale e l’ammirazione per i suoi tesori d’arte, le sue bellezze naturali e i suoi valori culturali sono sempre vivamente, entusiasticamente graditi. Questa antica e sempre giovane città di coltura europea esercita una potente forza di attrazione su quanti hanno avuto la ventura di visitarla una o più volte. Senza essere viennese o au- 39