Il dissolvimento della monarchia asburgica. 33$ debiti a tutto andare. Il suo più diretto collaboratore lo imitava con vero entusiasmo. Gli archivi hanno rivelato episodi piccanti, che non depongono a favore della moralità metternichiana, neppure nel campo delle relazioni private. Si può rilevare dalla «Geschichte der oesterreichischen Staats-Kanzlei im Zeitalter des Fürsten Metternich» (Wien 1935), che il principe Metternich, oltre allo stipendio di 48.000 fiorini e all’indennità di rappresentanza di altri 40.000 fiorini, ossia regolari 98.000 fiorini (circa 980.000 lire attuali) all’anno di proventi ordinari, percepiva dallo Stato parecchi altri straordinari, rimborsi, ecc. : 30.000 fiorini nel 1807; 51.000 nel 1809; 30.000 nel 1813; 50.000 nel 1817; 21.000 nel 1821. Dopo le guerre napoleoniche, l’imperatore gli donava delle terre nel Banato che valevano 750.000 fiorini e rendevano 100.000 fiorini all’anno (un milione di lire) ed una tenuta sul Reno: Johannisberg. A tutto questo nulla da eccepire. Ma egli incassava anche da altri Stati : 10.000 ducati da Francoforte, una rendita annua di 60.000 fiorini del Re di Napoli, 50.000 e poi 75.000 ducati all’anno dallo czar per dei rapporti forniti, a quanto dicevasi, con l’approvazione del suo sovrano. Quando si rimaritò con la contessa Melania Zichy, lo stesso czar condonò alla famiglia della sposa un debito di 400.000 franchi oro, ecc. Come il capo, così i collaboratori. Il Consigliere aulico alla Cancelleria di Stato, Gentz percepiva dallo Stato 8.800 fiorini fra stipendio e aggiunte ed inoltre frequenti gratifiche di mille e due mila fiorini. Ma i proventi veri venivano dalle «indiscrezioni », che consenziente e dirigente il Metternich, Gentz facea alle Corti straniere. Nel 1814, durante il Congresso di Vienna, risulta aver egli incassato 76.500 fiorini (765.000 lire attuali); l’anno successivo 2.000 ducati dalla Prussia e dalla Baviera, 400 sterline dall’Inghilterra, 10.000 fiorini dalla Francia, 500 ducati da Napoli, 800 dalla Russia. Il congresso di Aquisgrana gli apportò 6.000 ducati. Nel 1816 l’Olanda gliene versò 500, la Spagna 800, la Russia 500 rubli. Nel 1817 il Portogallo gli regalò 4.700 fiorini; il re di Baviera 10.000. Nel 1821 incassò 300 sterline dall’Inghilterra, 3.000 ducati da Napoli. Nel 1825