L'insoffocabilitù dell'irredentismo. 81 delle opinioni così libero corso, che l’irredentismo nei discorsi e nelle pubblicazioni può impunemente sorpassare i limiti dell’alto tradimento ». A proposito di questo processo delle bombe, Silvio Benco, nella sua classica rievocazione storico-politica del « Piccolo », sviluppa un gruppo di notizie e di considerazioni altamente illuminatrici anche della funzione di propaganda nazionale e irredentistica propria dei processi, che erano desideratissimi dagli agitatori italiani. Scriveva il Benco (cfr. Il Piccolo. Milano 1931, pag. 167 e seg.): «Nel 1904 si scoprono delle bombe negli spogliatoi della Società Ginnastica, centro della gioventù irredentista. La faccenda delle bombe ha un suo momento drammatico quando si scopre, per inchiesta condotta da un comitato segreto di Udine, che tutto fu palesato alla polizia da uno dei congiurati stessi, il più vecchio, e costui, non potendo scolparsi si uccide. Allora subentra il dubbio: la Polizia ch’era informata di tutto, non ha avuto mano anche nella preparazione della cosa? Il delatore non è stato anche un agente provocatore? E il processo che si istruiva a Vienna contro i « bombardieri », e si pensava dover riuscire gran colpo contro le mene del Partito Nazionale di Trieste, finisce col lasciar nei giurati il dubbio che gli imputati non sieno più colpevoli della Polizia. Onde tutti sono trattati con molta indulgenza. E’ il primo di una serie di processi che, negli anni successivi, si fanno contro irredentisti appartenenti ai così detti comitati di azione, portandoli dinanzi alle varie Corti di Assise dell’Austria, poiché nei giurati di Trieste non si ha fiducia. Processo contro Marcello Depaul, processo contro Bruno Fer-luga, processo contro tredici triestini accusati d’alto tradimento (1910), processo contro Mario Sterle (1913). Ma ad eccezione di quest’ultimo, che si chiude con la condanna ad alcuni anni di carcere (e il condannato è poi graziato, perchè l’opinione pubblica viennese non approva la grave sentenza), tutti finiscono o con assoluzioni o con punizioni leggere, non soltanto perchè i giurati dei primi anni del Novecento, in qualunque