Pastorale Visitai questo luogo per la prima volta nel 1924, durante la mia prima esplorazione albanese. Parlandone ora, mi si rinnova l’emozione che provai allora, quando cioè, visto di lontano un qualche cosa che sul monte attirava incessantemente il mio sguardo, salitovi con fatica, giunsi improvvisamente sotto le imponenti mura dell’acropoli. Questo tratto aveva vari filari ancora in posto e i blocchi dell’assisa inferiore superavano in altezza e non di poco, la mia stessa statura! Su di esso, e contro un cielo infuocato dal sole tramontante, trionfava un prosperoso laurus nobilis. In quella solitudine, in quel silenzio rotto soltanto dal lontano suono della tennis avena d’un pastore, non potei non scorgere quella naturale e felice associazione: sui ruderi di una potente città, il verdeggiante simbolo della gloria! ♦ 40 ♦