— 120 — sere con facilità ripuliti e aggiornati continuamente. Questi verranno poi incorporati o aggiunti nelle future ristampe del catalogo, che, secondo l’entità della biblioteca, non devono susseguirsi, per quanto è possibile, a troppo distanza di tempo. Per uso del bibliotecario si formeranno poi i cataloghi dei periodici e quello delle continuazioni e collezioni, anch’essi in ordine alfabetico, su schedoni, che serviranno per tener dietro alla varia consistenza e provvedere al reale completamento, evitando mancanze e anche duplicati. Per il pubblico non mancherà anche un registro delle opere desiderate, dove ciascuno potrà scrivere ciò che vorrebbe in biblioteca e che sarà utilissimo per l’orientamento degli acquisti e per la statistica della nostra lettura popolare, servendo anche a stabilire e a mantenere sempre più quel contatto e quell’armonia col pubblico, che è la base di ogni biblioteca viva. 9. — LA LEGATURA - LA CONSERVAZIONE E DISINFEZIONE DEI LIBRI - LE REVISIONI PERIODICHE Per le biblioteche pubbliche, e specialmente per le popolari, i cui libri sono destinati non a rimanere negli scaffali, come in quelle di bibliofili, ma ad andare continuamente a prestito, la legatura richiede prima di tutto solidità e praticità, pur non disgiunte da una sobria eleganza e da un aspetto decoroso. La solidità dipende dalla materia adoperata e dal sistema di lavorazione; se per i libri di consultazione, che rimangono in biblioteca si può usare una mezza legatura (mezza pelle o, meglio, mezza pergamena, facile a pulire), è preferibile per gli altri tutta tela o dermoide di colore neutro od oscuro, anche nero: da notare che certe tele, grezze e Olona, assorbono con più facilità