— 97 — Come opera anonima si schedano pure i periodici, cioè sotto la prima parola del titolo che non sia un articolo: così pure i giornali politici, gli almanacchi, gli annuari, le guide. Libro (II) italiano, Stampa (La). Pseudonimi. Secondo la regola le opere pubblicate sotto un nome fittizio (pseudonimo) dovrebbero essere schedate sotto il nome vero dell’autore; ma trattandosi di catalogo ad uso dei frequentatori di biblioteche popolari, si può considerare come parola d’ordine lo pseudonimo stesso, che, in generale essendo noto, ricorre subito alla mente di chi consulta il catalogo. Tale procedimento è consentito dalle regole per i cosiddetti nomi assunti, in sostituzione dei veri, che gli scrittori hanno portato anche nella vita e coi quali tutta l’opera loro è conosciuta: molti dei nomi degli scrittori nostri moderni e contemporanei sono appunto tali e hanno tanta apparenza e forma di vero cognome e nome, che, essendo ormai universalmente conosciuti, pare poi strano il constatarli fittizi. Più chiara appare la finzione quando sono composti o da una sola parola o da due, di cui la prima sia un titolo onorifico o la seconda un aggettivo : in questo caso si conservano inalterati nell’ordine, mentre in quelli che hanno apparenza di cognome e nome veri si prepone il cognome: «Neera; Contessa Lara-, Redi, Omero». Segue un elenco degli pseudonimi di scrittori moderni che facilmente si possono presentare in una biblioteca popolare. Alba (Auro d’) = Umberto Bottoni. Alba Cinzia = A. C. Caldi Scalcini. Aleramo, Sibilla = Rina Faccio. Alisi, Ivana = Giovanna Ghi-soli. Altomare, Libero = Remo Mannoni. Ambra (Lucio d’) = Renato Manganella. Banfi, Florio = Ladislao Ho-lik-Barabàs. Bel Ami = Anacleto Fran-cini. Beisito (Giacomo di) = Giacomo Caccavaie. Bergeret = Ettore Marroni. Bianca Maria = B. M. Vi-viani della Robbia. Bruna = Laura Clementina Maiocchi. 7. — Nofri, Libri e biblioteche.