— 68 — luto del bibliotecario di non turbarne anche a costo di sacrificio personale l’armonia necessaria. So tali devono essere i rapporti cogli Enti da cui le biblioteche dipendono, non diversi saranno quelli con chi ha funzioni di vigilanza e controllo, stabiliti dalla legge: prime le BB. Soprintendenze bibliografiche (15 di numero - E. Decreto 11 aprile 1935 N. 575). I BB. Soprintendenti vigilano sul funzionamento in conformità delle leggi vigenti e secondo le norme e le direttive impartite dalla Direzione generale delle Accademie e dello Biblioteche: essi curano l’istituzione di queste biblioteche e ne seguono lo sviluppo, colla competenza e coll’amore che il loro ufficio richiede per il libro e per la sua diffusione. La loro opera è affiancata e completata da quella dei BB. Ispettori bibliografici onorari, che, essendo sul luogo, meglio possono visitare le biblioteche ed esercitare opera di consiglio e di persuasione sui dirigenti e sullo autorità da cui dipendono, riferendo poi ai RE. Soprintendenti e rivolgendosi ad essi per ottenere dal Ministero ogni forma di sussidio ed aiuto. Ma era necessario un inquadramento di tutte le forze e di tutti i mezzi, che desse un indirizzo comune e fosse fulcro d’azione: fu così creato VEnte Nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche in Roma, eretto in Ente Morale con R. D. 24 settembre 1932, n. 1335, collo scopo di promuovere la cultura popolare: esso ha carattere essenzialmente assistenziale, senza alcun controllo sulle biblioteche associate « che rimangono alle assolute dipendenze e di assoluta proprietà degli organismi, istituti, aziende da cui derivano. Ma con i suoi consigli, con la sua opera di informazione tecnica e culturale, con le sue facilitazioni, con i suoi doni, con la sua propaganda, l’Ente dà alle biblioteche popolari e scolastiche un indirizzo conforme alle direttive del Regime, basate sui massimi valori morali c* spirituali della