— 137 — lari, delineare quale sia il minimo delle condizioni indispensabili affinchè le Biblioteche stesse possano funzionare in modo soddisfacente. Quanti hanno a cura le sorti di tali Istituti si uniformeranno alle istruzioni appresso indicate. A) Locali. - Dovrà la Biblioteca collocarsi in locali non eccentrici, ma di facile accesso, possibilmente in ambienti di nuovi edifici scolastici o edifici appositamente costruiti. Nelle grandi città, ove la Biblioteca dovrà funzionare necessariamente in più sezioni, si tenga conto degli agglomerati demografici o dell’equo distanziamento delle sezioni stesse fra loro. Nei comuni largamente frazionati, ove si abbiano più sezioni di Biblioteca, queste, alla pari delle Scuole, siano poste in località intermedie e di passaggio. Le Biblioteche popolari gestite dai Fasci e dalle Opere Parastatali e Assistenziali abbiano sede, per quanto è possibile, in ambienti che posseggano anche un proprio accesso sulla via, o almeno siano appartati da quelli di maggiore frequenza. B) Personale. - Alla direzione delle Biblioteche popolari delle grandi città conviene sia addetto personale debitamente specializzato. Come tale si devono intendere coloro che siano forniti di apposito diploma ottenuto nei corsi che saranno istituiti dal Ministero, dalle autorità dipendenti, dalle sezioni Bibliotecarie dell’Associazione Fascista della Scuola, dall’Ente Nazionale per le Biblioteche popolari e scolastiche, o da altri enti debitamente dal Ministero autorizzati. In mancanza di persone diplomate, sembra il più indicato alla direzione delle Biblioteche popolari un Insegnante. I Comuni, i quali hanno istituito la Biblioteca Popolare, per il fatto che non conservano più l’Amministrazione scolastica, non vorranno astenersi dall’ incaricare i Maestri di reggere le sezioni delle Biblioteche, preferendo invece persone alla loro diretta dipendenza da meno o per nulla tecnicamente adatte. Il che, ben inteso, va detto sempre per il caso che non esistano nei ruoli del personale comunale i posti di Bibliotecario. Comunque, faccio vivamente appello ai R. Sopraintendenti e agli Ispettori Onorari di stimolare i preposti alle Biblioteche a seguire gli appositi corsi che saranno banditi per la formazione dei Bibliotecari delle popolari o, quanto meno, a formarsi di quel tanto di cognizioni tecniche che si richiedono per il migliore andamento degli istituti loro affidati, mediante lettura di manuale Bibliografico di prossima pubblicazione. G) Collezioni. - Nulla può precisarsi circa la consistenza numerica dei libri, perchè, come potranno esservi biblioteche di grande vastità, così ve ne saranno anche di poche centinaia di volumi. Sarà cura dell’Ente per le Biblioteche popolari e scolastiche pubblicare periodicamente « listini-guida »