— 110 — derini che è in uso presso le grandi biblioteche governative : nel primo caso le schede, a cartoncino (cm. 13 X 9), hanno un foro in basso, dove passa la bacchetta metallica della cassetta che le fissa: nel secondo, due o tre fori a sinistra, dove entrano le viti dei singoli volumetti. In questo catalogo alfabetico si trovano tutte le schede relative ai libri: principali, di spoglio, di richiamo, di rinvio, e, per le biblioteche popolari, anche quelle per titolo, ordinate rigorosamente secondo l’alfabeto latino. L’inserzione non è in pratica tanto semplice e si presentano vari casi che offiono qualche difficoltà ad essere risolti. Si ricordano alcune norme essenziali: 1) L’i comune e l’j consonantico non vengono considerati diversamente e neppure le vocali a, o, u con segni diacritici, cioè a, ò, ii. 2) Autori diversi collo stesso cognome si ordinano secondo il nome. 3) Se la prima parola è comune a più schede si considera la seconda alfabeticamente. 4) Le opere di uno stesso autore si ordinano, ponendo prima le complete, poi le complessive, quindi le antologie, e infine le singole opere ordinate alfabeticamente, seguite dalle traduzioni. Altre domande che i lettori si possono proporre, consultando i cataloghi sono: quali libri ha la biblioteca che trattano di una data materia o di un dato autore e quali di un dato genere letterario? A questo riguardo bisogna subito distinguere fra loro materia, soggetto, forma e comprenderne la differenza: la materia è una parte dello scibile umano (storia, tecnologia, letteratura, arti belle ecc.) considerata in generale: il soggetto invece è particolare, specifico e considera solo ciò di cui il libro tratta, senza aver riguardo alla disciplina o scienza, di cui è parte (Garibaldi, Radio, Manzoni, Pittura, Bru-nelleschi). La forma letteraria è una categoria a parte e le voci sotto cui si trovano gli elenchi sono le varie che in-