— 72 — fidente materiale italiano adatto, perché pochi sono i libri che rispondono, per carattere e forma, alle speciali esigenze: l’Ente Nazionale provvede, mediante concorsi, a colmare questa lacuna e anche gli editori hanno cominciato già a contribuire con raccolte e collezioni speciali. Criteri religiosi, morali, politici devono guidare in questa scelta ed hanno la loro base sui cardini del viver sociale che qui in Italia sotto il regime fascista hanno ora trovato il perfetto equilibrio: e questi criteri devono essere applicati severamente e, anche in particolare, secondo il vario centro dove la biblioteca ha sede, e secondo il ceto e l’età dei frequentatori. Si può aggiungere in generale che tutti i libri adottati, subordinata-mente a questi criteri fondamentali, debbono rispondere anche a doti di semplicità e di chiarezza espositiva, tali da permettere di comprendere a menti non abituate al ragionamento e all’ indagine. Questo specialmente per i libri di istruzione storica e di educazione politica, per cui, più che per gli altri, converrebbe stabilire una scelta graduale, in modo che la difficoltà del comprendere non allontani dal proseguire simili letture: e questo anche per i manuali d’informazione tecnica e volgarizzazione scientifica e per quelli interessanti l’artigianato, che dovrebbero essere come un corso professionale e come questo procedere progressivamente. Ecco le varie sezioni, in cui la Circolare consiglia di dividere il materiale di queste biblioteche: 1. Classici italiani; 2. Libri di cultura fascista; 3. Libri di cultura corporativa; 4. Libri riguardanti la storia d’Italia e la grande guerra; 5. Turismo, viaggi e geografìa; 6. Libri di informazioni e volgarizzazioni scientifiche, libri per l’artigianato; 7. Libri di consultazione (vocabolari, atlanti, enciclopedie); 8. Libri di letteratura amena. Quanto ai classici italiani (e per italiani s’intendono anche i latini, opportunamente tradotti) il nostro popolo sente con fine e naturale intuito tutto ciò che è