— 54 — si è veramente raggiunto un grado di produzione notevolissimo, che presenta caratteri suoi proprii, perspicuamente latini e una singolare adesione ai sentimenti ispirati dalla storia presente. Nella poesia, anche se non s’è ancora tirovata la voce e la forma del tempo, si sente una vibrazione uniforme e un’ intesa collettiva su quello che questa poesia dovrebbe essere e gli annuali premi stimolano l’ispirazione specialmente giovanile: per i nostri classici si sussegue un fervore appassionato di edizioni curate e bellissime e s’iniziano anche collezioni di classici latini e greci, per emanciparsi dalla produzione straniera. La critica si fa più profonda ed originale, rispondendo alle nuove tendenze filosofiche ed estetiche, e per il ricorrere dei centenari e nelle annuali celebrazioni regionali fioriscono ricerche e studi intorno ai grandi italiani di ciascuna regione, che nel loro insieme forniscono un quadro completo della nostra vita e letteratura nazionale. Nel campo filosofico, storico, geografico (anche sulla grande guerra e sulle sue cause), di economia e specialmente di corporativismo, la produzione è abbondantissima e non solo strettamente scientifica, ma anche di pratica e ben riuscita divulgazione. L’impresa africana e le nuove continue provvidenze fasciste danno occasione al moltiplicarsi di libri sull’argomento, alcuni dei quali realmente pregevoli. Questa attività non manca neppure nell’ambito delle arti figurative e delle scienze, le quali, a parte i trattati e gli studi profondi, sempre più tendono a rendersi accessibili a tutti e a semplificare le nozioni, per mezzo di manua-letti che riescono a far comprendere anche al popolo le meraviglie della natura e delle sue leggi e a renderlo sempre più conscio di sè e del suo fine. Bibliografia: Galletti A. - Il Novecento. Milano, 1935. PìAPINI G. e P. Pancrazi - Poeti d’oggi.