— 133 — In mancanza di norme fisse sull’ordinamento di queste Biblioteche, esse hanno finora vissuto nella massima libertà ed anche con innegabile disordine. Istituite da Enti svariati, servirono nell’anteguerra a nociva propaganda di parte, spesso avversa allo Stato ed ai principi morali. Nel dopoguerra fu opera meritevole delle Opere nazionali dare loro vigoroso impulso creandone molte e nuove ed improntandole a quelle direttive salutari che sono proprie dell’Italia Fascista. L’opera Naz. Combattenti si è particolarmente distinta in questo campo. Senoncliè la disparità fra Biblioteca e Biblioteca permane in tutta la sua gravità, nè ancora si è fatta sentire una seria opera rinnovatrice di coordinazioni e di guida, per ottenere un maggiore rendimento dal moltiplicarsi delle iniziative e dei mezzi che, pur in proporzioni non indifferenti, affluiscono a servizio di questi istituti. È così mentre assistiamo a notevoli sforzi che si fanno a favore di certi gruppi di Biblioteche (ad esempio di quelle dall’Alto Adige), non ancora vediamo risultati tangibili proporzionati a quello sforzo; e, mentre assistiamo con soddisfazione all’ordinato funzionare delle Biblioteche Popolari in molte città (come ad esempio a Roma, a Milano, a Torino, ecc.), d’altra parte non ci è sconosciuta la vita anemica e stentata di moltissime Biblioteche popolari, grandi e piccole, in città e in campagna. Per ovviare a tale stato di cose molto si è fatto e si va facendo. A fiancheggiare e a coadiuvare l’opera delle regie Sopraintendenze Bibliografiche, che rappresentano questo Ministero, si va di giorno in giorno stringendo la fitta rete degli Ispettori Onorari, scelti specialmente tra le persone di buona volontà, animate come da nobili intenti educativi, così da una vera passione del libro. Questi nel percorrere per i loro particolari doveri di ufficio o per le private occupazioni le zone loro affidate, potranno agevolmente vigilare le Biblioteche e riferire sul loro incremento e sui loro bisogni. Per potenziare le funzioni di assistenza a tali istituti, sopratutto per quanto riguarda il rifornimento delle pubblicazioni, è stato istituito un organismo particolarmente versato in queste speciali attività, il quale, operando al di fuori dello Stato, potrà con maggiore speditezza coordinare e convogliare le iniziative sia private, sia di altri Enti, suscitare l’interesse dei cittadini, raccogliere oblazioni e lasciti. Tale organismo è l’Ente Nazionale per Le Biblioteche Popolari e Scolastiche, creato con R. D. 24 Settembre 1932, n. 1335, il cui fine precipuo, come dallo statuto fondamentale rilevasi, è di promuovere la istituzione di biblioteche dove manchino e di dare incremento a quelle esistenti mediante opera di assistenza, informazione e patrocinio. A garantire infine che queste Biblioteche siano stretta-mente aderenti alle direttive del Regime, ed esercitino azione