— 71 — di un unico prisma che si colorano diversamento secondo la rifrazione. E questa libertà è una vera provvidenza per le istituzioni stesse, perchè possono così svilupparsi in modo da rispondere alle condizioni e alle esigenze locali diverse anche nei singoli quartieri della stessa città, in cui sorgono appunto biblioteche a caratteri speciali distinte l’una dall’altra. Il loro coordinamento è non meno importante dell’inquadramento a cui si è già accennato, e per l’efficacia dell’azione e per la comodità dei lettori stessi. Se è necessaria un’intesa con un programma ben definito per l’incremento, l’orario e il carattere delle principali biblioteche di un luogo, tanto governative, che universitarie, comunali e delle singole Facoltà, non lo è meno per queste del popolo, allo scopo di una distribuzione secondo i caratteri e i bisogni di ciascuna, dato il genere del pubblico che è solito frequentarla. Ove non esiste un centro che come a Torino, a Milano e a Eoma si prenda cura di esse e si occupi del loro materiale, spetta agli Enti nominati o alle autorità preposte di consultarsi e organizzare un piano, per ciascuna di esse, in modo che ne risulti un complesso che risponda a tutte le necessità. 3. — LA SCELTA DEI LIBRI Non c’è bisogno d’insistere sulla grave responsabilità che si assume chi deve provvedere alla scelta dei libri per biblioteche di questo tipo: basta solo pensare alla finalità per cui sono state create e si comprenderà subito il male che può derivare, quando si diffondano per mezzo di esse scritti ed idee contrari allo scopo, cioè all’educazione e istruzione vera del popolo: qui il libro assume un valore e una portata che va oltre il consueto. D’altra parte non c’è per ora, in tutti i campi, suf-