— 125 — quello gratuito, dato che è tale anche nelle biblioteche di alta cultura, che non hanno come queste finalità di educazione popolare e di vera opera assistenziale. Tutti potranno in queste biblioteche avere diritto al prestito, dietro presentazione dei documenti personali e garanzia di altri: in generale come termine di restituzione sarà fissata una quindicina di giorni, oltre il quale il libro verrà richiesto con apposito modulo. Unica sanzione per chi usa ritardare non può essere che la esclusione da ulteriori prestiti: se poi il libro non viene restituito, anche colle ripetute richieste, non rimane che far agire l’amministrazione da cui la biblioteca dipende e se è stato smarrito o guastato obbligare al rimborso del valore. Però, dato il genere di lettori, è consigliabile ricorrere sempre a misure di benevola persuasione e ad opera conciliativa, che dimostri il vero scopo di queste istituzioni, che hanno anche il compito di abituare al rispetto delle leggi e degli impegni che ognuno si assume. Si dovrà stabilire anche qui le opere escluse dal prestito, cioè quelle non collocate, difettose, sudice, di consultazione. All’atto dell’iscrizione al prestito ogni lettore riceve una tessera annuale, che ha un numero progressivo, quello che le spetta cronologicamente nell’apposito Registro delle tessere, dove tutte devono essere segnate. Questa tessera è o di un solo cartoncino semplice, con cognome e nome, professione, numero, data, o, meglio, a libretto di quattro fogli, nel primo dei quali si scrivono le generalità del lettore, negli altri i libri letti in modo che alla fine dell’anno si possa vedere quali sono state le letture fatte da ciascuno, allo scopo non solo della statistica, ma anche d’informazione completa per gli eventuali concorsi del miglior lettore e per i dati d’esperienza necessarii alla foimazione di una serie di libri, preferiti dal pubblico. Consultato il catalogo, il libro viene chiesto sopra una scheda, che può essere anche solo un foglietto stac-