- 119 — pubblicati rispettivamente dalle Nazionali di Eoma e di Firenze: tutti questi, oltre ad essere una guida per la schedatura, offrono la scheda già compilata; cosicché acquistando una doppia copia di essi e ritagliando le schede che fanno al caso, si può formare uno schedario totale o parziale. Trattandosi di un pubblico diverso da quello delle altre biblioteche, forse un catalogo misto non riesce di più facile consultazione che due separati: uno per autori e titoli, l’altro per soggetto, materia (considerata come ima voce di soggetto) e forma letteraria che rispondono alle due principali domande che i lettori si pongono, cioè di cercare un’opera di un dato autore o un’opera sopra un dato soggetto. Per chi non sa distinguere il fondamento logico su cui poggiano le due richieste, costa un certo sforzo separare, nello scorrere il catalogo, la parola d’ordine dell’autore da quella del titolo o del soggetto della materia o della forma. Qualunque sia la forma adottata, sono poi utilissimi dei cataloghi a volume delle singole materie o sezioni trascritti in più copie, che, se la biblioteca, com’è consigliabile, è divisa per materie o sezioni, non sono altro che il catalogo topografico: così contemporaneamente più lettori possono scegliere nella parte che più loro interessa. Meglio ancora rispondono a questo scopo i cataloghi a stampa, che si vanno sempre più diffondendo, a cura degli Enti che sussidiano le varie biblioteche: questi, consultati a casa, offrono la possibilità di una scelta più pacata ed evitano le troppe richieste al bibliotecario nei momenti di troppo affollamento, permettendo anche di preparare un piano di letture graduali, che può essere concordato col bibliotecario stesso. E per mantenere il pubblico a contatto colla nuova produzione libraria che entra in biblioteca, occorre tenere esposto un elenco delle nuove accessioni, trascritto su cartoni ricoperti di cellofano per poter es-