— Ili — dicano i diversi generi letterari: (romanzo, novella, biografia, viaggi). Si hanno dunque due generi di cataloghi: quello a materia o sistematico e quello a soggetto, a cui si può aggiungere un repertorio per forma. Il catalogo a materia o sistematico presuppone sempre una classificazione ragionata che distribuisca in classi e sottoclassi i libri, secondo gli argomenti che vi sono trattati e specialmente nel passato ha seguito spesso l’avvicendarsi delle varie concezioni filosofiche e dei vari sistemi di classificazione delle scienze (Bacone, Ampère, Spencer), con una divisione rigorosamente logica e deduttiva. Da tempo prevalgono i sistemi pratici e più adatti alla realtà dei libri stessi insieme colla convinzione che uno schema non si deve imporre, ma scegliere, tenendo conto del materiale della biblioteca stessa. Già uno dei primi cataloghi librari, quello di Aldo Manuzio, del 1498, divideva i libri greci stampati in quattro sezioni dal loro contenuto: Poetica - Logica - Filosofia - Sacra Scrittura: ed oggi quasi tutti i cataloghi dei più importanti editori hanno divisioni e raggruppamenti empirici, che aiutano molto nella scelta. Il sistema di un editore francese, il Brunet, risultato di molte esperienze, è stato forse il più completo e riuscito, conciliando i criteri empirici con i sistematici, tanto nella divisione generale che nelle suddivisioni, e ottenendo così in pratica grande favore. 5 classi: 1. Teologia; 2. Giurisprudenza; 3. Scienze e arti; 4. Belle lettere; 5. Storia. Come esempio di suddivisioni ecco quelle delle Belle lettere: 1. Linguistica. 2. Retorica. 3. Poesia e Poesia drammatica. 4. Finzioni in prosa. 5. Filologia. 6. Dialoghi e trattenimenti. 7. Epistolari. 8. Poligrafi. 9. Menzioni di opere e di estratti di diversi autori. Raccolte di scritti. Miscellanee. Le schede sono quelle stesse topografiche ricopiate e poi inserite secondo il piano generale e in ogni sezione,