— 84 — liare quanto più è possibile le esigenze dei lettori coll’utilità e la finalità della biblioteca. Questo regolamento deve essere ispirato alla massima semplicità, senza cedere a manìa di complicazioni, per dare maggiore importanza all’istituto, ma deve partire dalla realtà della sua efficienza e dal concetto che tutte le biblioteche, e specialmente queste, sono create a vantaggio del pubblico, a cui devono servire senza esosità o pretensione. Quindi pochi e chiari articoli che stabiliscano: l’orario, il genere dei lettori che possono frequentarla, le norme della lettura in sede, se c’è (compilazione della scheda, numero delle opere concesse, qualità delle escluse o riservate) e più di tutto per queste popolari le modalità per il prestito a domicilio: se gratuito o a pagamento, chi ne può usufruire; mezzo di riconoscimento personale: tessere, libri concessi ed esclusi, termine di restituzione, sanzioni jjer i ritardi e per gli smarrimenti o guasti dei libri. Concretato in armonia cogli Enti da cui le biblioteche dipendono, il regolamento va fatto osservare nella sua integrità, concedendo il minor numero di deroghe possibili, per non creare precedenti e turbare l’andamento regolare. Dato il genere dei lettori è bene usare opera di persuasione benevola più che rigore fiscale, e far comprendere come il regolamento stesso giovi all’interesse comune dei lettori e chi va contro di esso opera appunto in danno delle collettività, sottraendo i libri agli altri sia col ritardo nella restituzione, sia coll’incuria. Anche l’amministrazione, oltre l’ordine scrupoloso senza il quale nessun istituto può funzionare, richiede la massima semplicità d’impianto, per ottenere quanto più è possibile economia di registrazioni e di lavoro e per esercitare la vera funzione di guida e di educatore. Al principio di ogni anno amministrativo conviene fare un bilancio di previsione, tenendo conto delle entrate e delle uscite probabili, cioè dell’eventuale dispo-