— 64 — di iniziative adatte per far vivere veramente il fanciullo nella biblioteca e per fargli ricavare il maggior profitto educativo possibile: lezioncine interessanti, gare di lettura, giudizi sui libri letti orali e scritti, conversazioni e discussioni collettive. Quanto ai libri, benché ormai tutti gli editori provvedano a collezioni e raccolte speciali, non molti sono quelli, anche di buone intenzioni, che riescono ad interessare i nostri ragazzi e pochi tali da potersi dare in mano Uberamente, massime gli stranieri, destinati a coetanei diversi per temperamento, educazione e sensibilità: la scelta implica una profonda conoscenza della psiche infantile e un altissimo senso della propria missione, congiunto alla scienza pedagogica. Come sussidio oltre le bibliografìe speciali già nominate, si può ricorrere al « Catalogo ragionato » della Biblioteca Pezzè Pascolato di Venezia, formato di schede coi giudizi della Commissione che esamina i libri e che possono servire a completare elenchi di altre biblioteche. Non inutili inoltre le schede personali dei piccoli lettori, documento del programma seguito nella lettura e materiale pedagogico che può dare luce per la scelta. Anche in questo campo sarebbe necessaria un’unità d’indirizzo, impressa da un centro apposito, una biblioteca centrale che raccogliesse tutto quanto vi è di buona e sana letteratura infantile, come è già stato proposto. Le biblioteche dei Pasci e delle Opere parastatali sono ora tutte sotto il controllo dell’Ente: anche per queste va coordinato un programma e una scelta, che risponda al loro carattere di educazione politica e fascista, con un nucleo rilevante di opere adatte. Ai marinai in navigazione pensò l’Ammiraglio Mirabello, fondando nel 1896 la prima libreria di bordo sulla nave Lepanto, solo però ad uso degli ufficiali: per quelli a terra fu creata nel 1901 una prima biblioteca presso il Deposito di Spezia: oggi l’Istituto Nazionale per le Biblioteche delle