PREMESSA « Andare verso il popolo ». Il bibliotecario delle biblioteche italiane per il popolo è una figura tipicamente moderna e fascista, espressione viva di questo nostro momento dinamico e fervido, in cui ogni cosa si plasma novellamente, ma che non dev’essere del tutto aliena dalla nostra tradizione culturale e dal nostro passato gloriosissimo anche in questo campo. La sua opera è vera missione e va sentita come una delle forme più elette di assistenza sociale, missione certo molto più delicata di quella che si esplica nelle grandi biblioteche. Per compierla a dovere è necessario venire a contatto coll’anima popolare, comprenderla nei suoi bisogni, sentirla, così com’è, palpitante e primitiva, senza stratificazioni filosofiche e letterarie, materia greggia da plasmare, facile a lasciarsi impressionare e convincere. Occorre quindi ardore di passione e volontà ferma di bene, congiunti colla piena coscienza di tutta la responsabilità che la funzione stessa importa. Su queste basi si può instaurare la formazione del vero bibliotecario delle popolari, maestro e amico dei lettori, di cui deve guadagnare la fiducia ed essere guida spirituale ed intellettuale. Questa formazione non può riuscire che lenta e graduale: dopo l’iniziazione avuta