158 CAPITOLO VI. La spola imita il pennello più sapiente nelle stoffe, talvolta seminate di animali araldici, aquile, grifi, leoni, legati da corone, talvolta intercalate di gigli, in cui il vario correre e il rinterzarsi delle trame coll’ordito danno l’intonazione e i riflessi. Nelle tele d’oro, l’oro filato, stirato a lamelle, incannellato, si unisce a trapunti figurati, a larghi incerchiamenti polilobati, cosparsi di nodi, di foglie spiccate, nei quali molte volte il velluto, controta- PARTICOLARE DEL PIVIALE IN STOFFA DI VELLUTO SOPRARICCIO (SEC. XVl). (Venezia, chiesa di S. Tomà). gliato in ornamento a rilievo, serve di sfondo (1). Gli ormesini e le sete rosse alla cardinalesca e all’alessandrina, i broccatelli morati sopra chermesino, i cambellotti 'argentei e i vergati in porpora, i teli ondati verdi e paonazzi sono maravigliosi per accop- di motivi tessili del Pisanello e tre di Jacopo Bellini. Cfr. Otto von Falke, Kunstgeschichte d. Seidenweberei, Berlin, 1913, pag. 38. (1) Un piviale di velluto rosso, controtagliato e tessuto a fiori di melograno entro linee ogivali (sec. XV), si conserva nella chiesa arcipretale di Pieve di Cadore, e fu copiato da Tiziano nel quadro d’altare rappresentante San Tiziano; un piviale di velluto soprariccio, con fondo d’argento a ogive e fiori di melograno verde, turchino e rosso (sec. XVI) è custodito nella chiesa di San Tomà in Venezia; una tonacella di velluto controtagliato, con archetti ogivali in verde e fiori di melograno in oro su fondo rosso (sec. XV), si trova nella cattedrale di Padova, e un paramento sacerdotale di velluto in grana controtagliato (sec. XV) nella chiesa di San Martino di Venezia.