86 CAPITOLO IV. Il rivolgimento, che cangiò forma e aspetto all’architettura, accadde anche nella scultura. A Venezia la scultura, dal monumento Colleoni in fuori, non ha il suo regno all’aria aperta, nelle piazze e sulle strade, ma abbellisce i templi dei devoti e le abitazioni dei grandi. Una stupenda opera di architettura e di scultura insieme è il monumento al doge Niccolò Tron ai Frari di Antonio Rizzo, del quale sono pure, nell’arco Foscari in palazzo ducale, i due nudi di Adamo ed Èva, di sì nobile verità di forma da non trovare altre statue in Venezia da potersi a quelle paragonare. Se non di lui, di qualche suo valente seguace sono due statue nel prospetto del palazzo deH’Ambasciatore, e quella che, secondo una favolosa tradizione, rappresenta Otello, sulla facciata di una casa nel rio dei Carmini. Nè forse va lontano dal vero chi crede di mano del Rizzo anche il busto in bronzo, che si vuole rappresenti Andrea Lo-redan, ed è di così squisita fattura da far pensare sia stato calcato il modello sopra una maschera funebre. TULLIO LOMBARDO — L’INCORONAZIONE. BASSORILIEVO IN MARMO. (Chiesa di S. Giovanni Grisostomo). ANTONIO LOMBARDO — LA VERGINE DELLA SCARPA. (Basilica di San Marco, cappella Zeno).