74 CAPITOLO IV. cipio del Cinquecento la piazza era ancora ingombra di viti, di alberi, di qualche bottega di scalpellino e, quod peius est, bruttata da una latrina, dove ognuno andava « licentio-« samente a far sporcitie et deposito de scouace». Il quale sconcio non era da tollerarsi più oltre, e fu ordinato a maestro Giorgio Spavento, proto e ingegnere, di sgombrare la piazza da botteghe, da viti e da alberi <*>. Nel 1499, incomincia ad apparire l’eleganza architettonica del Rinascimento nella torre di Mauro Coducci, bergamasco, eretta per collocarvi l’orologio di Giampaolo Rainieri e di suo figlio Giancarlo da Reggio®, i quali nel 1481 ne avevano costruito uno di fino artificio, con automi di legno, per la loro città. Anche quello di Venezia, oltre a segnare nel quadrante le ore, i segni delio zodiaco, le fasi della ARCH. M. CODUCCI E P. LOMBARDO - PALAZZO LOREDAN, POI VENDRAMIN-CALERGI. luna, i mesi e i giorni, ha certi congegni che fanno uscire, in occasione di certe solennità, le figure di legno dei re Magi, preceduti da un angelo con la tromba, i quali s’inchinano dinanzi alla statua della Vergine. In cima alla torre, sul terrazzo, due figure di bronzo, chiamate i Mori, gagliardamente modellate da Paolo Savin, battono con grossi martelli le ore sopra una gran campana. Alla torre dell’orologio, tra il 1496 e il 1517, furono unite le elegantissime procuratie, chiamate vecchie, degli architetti bergamaschi Bartolomeo Buono <3) e Guglielmo Grigis. Nel 1505 i tre stendardi dinanzi alla basilica erano logori, e i tre piedestalli di legno (abati) che li reggevano, poco decorosi, onde furono commessi ad Alessandro Leopardi i tre pili di bronzo, e le bandiere furono dipinte da Lazzaro Ba-stiani e da Benedetto Diana, ai quali, oltre i 630 ducati di mercede fu dato « el cendado « cuxido per dicti tre stendardi, cadaun de i quali habia ad esser de longeza braza die- (1) Arch. di Stato, Senato Terra, reg. 15, c. 2, 1504, 14 marzo. (2) « È stato dà principio sto mese de Zugno (1496) a far le fondamente del Relogio in piazza de S. Marco sora la t Marzeria e costerà attorno 6000 ducati». Malipiero, Annali cit., II, 699. (3) Bartolomeo Buono bergamasco'(m. 1529) è spesso erroneamente confuso col suo più antico omonimo veneziano autore della porta della Carta (1443).