202 CAPITOLO VII. rile esercizio delle aspre caccie a daini e cinghiali fra i monti e i boschi dell’Istria e della Dalmazia (l), ma preferite la pesca e la caccia agli uccelli selvatici nelle isole della laguna e nelle valli dell’estuario. Di rumorose feste risonavano le campagne in alcune occasioni di nozze, di natalizi, di elezioni a pubblici uffizi, che si celebravano con canti e suoni e danze, con giostre e tornei <2\ In un quadro della pinacoteca di Brera, che ha per sog- DANZE E DIVERTIMENTI IN UN GIARDINO VENEZIANO. Incisione in legno d'ignoto maestro tedesco del sec. XVI. (Hist. « Les Grands Illustrations). getto Mosè salvalo dalle acque, Bonifacio de’ Pitati rappresenta una scena villereccia del suo tempo: chi piacevolmente novella e chi amorosamente conversa, chi passeggia con la sua dama e chi beve assiso a una tavola, chi suona e chi canta, e un nano scherza con una scimmia, e un paggio fanciullo tiene due cani al guinzaglio. Le persone, i fiori, gli alberi, il prato, i colli respirano la voluttà della vita: tutto ride fresco, vivido, limpido. Altre due rappresentazioni di lieta vita campestre ci sembrano particolarmente curiose, (1) F. Sansovino, Venttia cit., pag. 454. (2) Sanudo, XXVIII, 493.