214 CAPITOLO VII. friulano in un modo largo, chiaro, vivo e preciso, un paesaggio visto, respirato, goduto da un uomo sincero (l). Dopo aver guardato l’alba serena, le acque limpidissime del Natisone e le Alpi, esclama: « Ma che dirò io del respiramento che viene al core dalla « bontà e purità di questo aere?... E nel respirare e nel prender fiato sentiva soavemente « entrarmi un non so che di odorifero e spiritale nel petto. La mattina poi l’aurora non mi « coglieva in letto giammai. Riducendo le molte parole in una, a Cividale il sole mi è pali ruto più splendente che in altro luogo, il cielo più azzurro, le stelle più luminose. Gli uo-« mini domandati del male dello stomaco, dicono che non lo conobbero mai, e si sputa a di rado, se non quando si vuole assaggiare qualche buon vino. E vanne via manin- GiOROIONE — PAESAGGIO. « La Tempesta ». (Venezia, palazzo Oiovanelli). (Fot. Anderson). «conia» (2>. Da un altro nobilissimo tipo di patrizio artista e di gentiluomo campagnuolo, Alvise Cornaro, l’autore della Vita sobria, fu sinceramente amata la vita campestre. Aveva egli fatto murare con disegni, parte suoi e parte di Giovan Maria Falconetto, due ville, l’una a Codevigo, sulla destra della Brenta, l’altra nel più bel sito degli Euganei, presso Este f3’. Nelle accomodate stanzie e nei belli giardini egli godeva la libertà dei campi, facendo lunghe passeggiate a piedi e in carrozza, andando a caccia, di cui era amantissimo, leggendo, scrivendo, non mai giocando, essendo nemico d’ogni giuoco sì di carte come di scacchi, allestendo rappresentazioni e commedie, conversando piacevolmente con gli ospiti di filosofia, d’arte, di letteratura. Ma il miglior tempo di quell’apostolo di carità e di scienza era occupato nel far costruire case salubri pei con- (1) Carducci, Opere (il Parini minore). Bologna, Zanichelli, 1903, voi. XIII, pag. 162 e segg. (2) Dot.CE, Leti, ài diversi huomini nobil.mi et eccellami ingegni, Venetia. MDLXXIIII, lib. II. pag. 467 e segg. (3) Lovariri, Le ville edificate da Atvist Cornaro. ne I*« Arte *, Roma, a. 1899, fase. IV-VII.