AMORI, CONVERSAZIONI, FESTE, CONVITI 369 Le lettere della donna il cui nome si tace, nelle quali arde la febbre dell’amore, videro la luce dopo la morte del cardinale <*>, quando la stampa aveva dato già diffusione a certi epistolari e formulari amorosi, ne’ quali la parola divaga in preziosità retoriche <2), con le stesse astrazioni di taluni romanzi e taluni dialoghi, come il Raverta del bas-sanese Giuseppe Betussi (n. 1520), il quale fa disputare, in forma dialogica, sulla essenza e definizione dell’amore, la poetessa veneziana Franceschina Baffo con Lodovico Do-menichi e Ottaviano Raverta<3). Più accesa efficacia di sentimento è in quella specie di romanzo autobiografico, sotto forma di epistolario, nel quale il patrizio Alvise Pasqualigo (1569) racconta il suo amore per madama Vittoria (4). Ma in altri libri, che avevano pure molta diffusione, la fredda casuística psicologica s’intreccia alle vecchie idee cavalleresche. Si considera, per esempio, uno sciocco chi nel termine di sei mesi non faccia conoscere l’a-mor suo all’amata, la quale non deve nè può ricusare la servitù di un cavaliere, ma si addita come uomo spregevole chi pubblica alcun favore ricevuto dalla sua bella, giudicando meritevole di esser sepolto vivo chi si trovi di notte nella strada, ove dimora la donna vagheggiata, per far credere di possederne le grazie*5’. Altri libri preferiti il Cortegianc del Castiglione, ch’ebbe parecchie ristampe veneziane, i Madrigali del piacentino Luigi Cassola, la Nobiltà delle donne di Cornelio Agrippa di Nettesheim, i romanzi cavallereschi della Tavola rotonda (6), e altre leggende e poemi, (1) Formano la parte II del voi. IV delle Lettere del Bembo pubblicate a Venezia presso Oualtiero Scotto nel 1552. Cfr. Ap. Zeno, Annotta, al Fontanini, voi. I, pag. 172. Furono poi ripubblicate da F. Sansovino nelle Lettere amorose di diversi huomini illustri, Venezia, 1563. Le lettere del Bembo formano il 1* libro. (2) La più antica di tali raccolte è VOpera amorosa che insegna a componer lettere e a rispondere a persone d’amor ferito, over in amor viventi, in toscha lingua composta, con piacer non poco et diletto di tutti gli amanti, la quale si chiama il Rifugio di Amanti, Venezia, 1533. (3) Betussi, Il Raverta, con la vita dell'autore di O. B. Verci, Milano, bibl., rara Daelli, 1864, pag. 7 e segg. (4) Pasqualigo, Lettere amorose, cit., pagg. 344 , 345. (5) Scietta di tett. amorose di Ferrante Pallavicino, Luca Asserirlo ecc., Venezia, 1587. (6) Romanzi cavallereschi : Le opere magnanime dei due Tristani, cavalieri della Tavola Rotonda ecc., Vinegia, Tramezzino, 1555; L'illustre e famosa istoria di Lancillotto del Lago, che fu al tempo del re Artù ecc., Vinegia, Tramezzino, 1557; Gli egregi fatti del gran Re Meliadus con altre prodezze del Re Artù ecc., Venezia, Vicentino, 1558; La seconda parte delle prodezze del gran Meliadus ecc., Venezia, al segno di Aldo, 1559. — Romanzi morali: I compassionevoli avvenimenti di Erasto di autore ignoto (Venezia, Oiolito, 1542); La metamorfosi del virtuoso del pistoiese aé«!jViél«rfi 4 iglVt 4