492 DOCUMENTI Thadeus Contareno advocator comunis subscripsit. Joannes Cornario advocator comunis subscripsit. Die XVlimo januarij 1506. Ego Ludovicus de Zambertis, notarius officij advocarle, presens fui presentationi presentís contractus facti per partes et mediatorem superius nominatos et juramento per eos prestito iuxta formam legis et me sub-scripsi presentibus suprascriptis magnificis dominis advo-catoribus qui se etiam subscripserunt ut supra apparet. (Arch. di Stato — Avogaria del Comun Registro n.° 75, cc. 26-27). III. Contratto di nozze fra il nobile padovano Bonifacio Conti e Beatrice Cosazza di famiglia non veneziana, ma ascritta al patriziato (1). [Gli sposi coi testimoni si presentano agli avogadori del comune e la forma del contratto non differisce dai precedenti. Ci sembra però curioso riferire quest’aggiunta in volgare al contratto in latino]: M. D. V. Adi XIV novembris in Venetia Sia noto e manifesto a chi viderà el prexente scripto come nel millesimo e dì soprascritpo nel nome de lo e-terno Iddio, de la sacratissima sua madre, del glorioso miser san Marcho protector nostro, e de san Zorzi e tuta la celeste corte, lo illustre signor Zuane Cossaza famosissimo condutiero de nostra serenissima Signoria de Venetia promette la mag.ca madona Beatrice sua sorella, per nome suo e de la Illustre m.a Malgareta sua matre, per legitima spoxa e mogliere a miser Bonifacio Conte figlio del m.co Conte miser Bernardino di Conti nobille paduano, l’uno e l’altro presente a questo contrato, et lui miser Bonifatio promette acceptarla per sua legitima sposa e mogliere. E per dote de la predita m.ca m.a Beatrice dicto illustre signor Zuanne, per suo nome proprio e de la predicta illustre m.a Malgarita, obligando l’uno per l’altro in solidum e loro e tuti gli suo beni presenti e futuri, promette dar et cum effecto pagar al pre-dicto magnifico miser Bernardino Conte ducati treamillia d’oro, zoè 3000, in questo modo, zoè ducati cinquecento contadi al presente, e vestir oltra questi la predicta magnifica m.a Beatrice come hano parlato insieme, sì de vestimenti come de zoggie etc. El residuo de dicti ducati cinquecento e, quelli che se spenderano in vestir, dieta magnifica m.a ut supra in suxo, sua signoria promette per i nomi predicti darli cum effecto al predicto m.co mis. Bernardin da mo a mexi due prosimi che hano a venir. Et io Anzolo di Alesandri citadin de Venetia ho scrito questo de mia propria man a dì e millesimo soprascripto de volunta de le predicte parte, le quel se sotoscriverano di sua propria mano. Laus Deo. Io Margarita, de Marchano predita son contenta e prometo quanto e como è soprascripto, de mia man propria. Io Joane Cossaza predicto son contento et prometto quanto è stato scrito, et come et soprascripto, et de mia man propria ò soto scripto. (1) Il patriziato fu conceduto a Stefano Cosazza (Ko-saga) duca di S. Saba rii nov. 1455, e il privilegio si trova nei Commemoriali, libro XIV, c. 173; il Giovanni del contratto sarebbe stato l’ultimo duca che dovette fuggire dai propri domini invasi dai Turchi (circa il 1480) e si fece veneziano. La Signoria, probabilmente gli diede una condotta in bianco, ossia uno stipendio, come qualche volta faceva, per aiutarlo (V. Regesti Commemoriali, L. XV, n. 43). La famiglia Cosazza si estinse nel sec. XVII. I Conti erano una delle principali famiglie di Padova, vuoisi di origine longobarda, che poi furono Conti di Padova nel sec. XI e conservarono come nome di famiglia quello della dignità; qualcuno vorrebbe che avessero comune l’origine coi Conti di Vicenza dai quali si dice provengano i Grimani. Infatti Io stemma è analogo. — V. la voce Conti nel Blasone vicentino del Rumor (Miscellanea della Dep.ne di Storia patria, Ser. II, t.° V, pag. 64). Io Bernardin Conte per nome mio et de Bonifacio mio fiol son contento et prometo quanto et come è soprascripto, et de mia man propria ho sotoscripto. Hieronymus Quirino advocator ss. Antonius Justinianus advocator ss. Presentatus die XX novembris 1505. Andres Pacis notarius officij ss. [Fra l’annotazione della comparsa e il testo del contratto, si legge, scritto posteriormente:] Die X februarii 1505 [m. v.]. Juraverunt etiam u-trique Comes Bernardinus et mag.ca d.a Margharita in-frascripti coram m. d. Hieronymo Quirino et Antonio Justiniano doct., honorandis advocatoribus Comunis. (Arch. di Stato, Avogaria del Comun, Contratti di Nozze, Reg. n. 75, c. 2 v.). IV. Contratti di nozze fra cittadini originari. Die Vili aprilis 1506. Comparuerunt officio coram magnificis dominis advocatoribus Comunis Ventura de Carnai mediator infra-scriptarum nuptiarum, ser Jacobus Ramberti aromata-rius ad insigne pomi auri et circumspectus ser Alber-thus Tedaldini ducalis secretarius infranominati, et pre-sentaverunt infrascriptum contractum, et eorum jura-mento quilibet eorum affirmavit hunc esse veruni contractum, et in omnibus et per omnia juxta formam legis. Iesus, 1506, adi 4 aprii in Venetia. Nel nome de la divina Trinità, Padre e Fiolo e Spirito Sancto, e de la gloriosa verzene Maria sua madre e de tuti li sancti. Questo contrato praticado et concluso per mi Ventura da Carnai mezan tra miser Piero di Ramberti de miser Jacomo dal pomo d’oro da una parte, et madona Helena fiola che fo del quondam spetabile miser Chuimento Thealdini secretario de la ili.ma Signoria de Venetia da l’altra parte, in questo modo, zoè che ’1 dicto miser Piero tuoi et accepta per legitima spoxa e moier la sopradita m.a Helena come comanda Dio e la sancta madre giexia, cum i modi e condition qui soto scripti. Et prima promete miser Alberto Thealdini, fra-delio de la sopradita madona Helena sua sorella per dota e per nome de dota de la dieta sua sorella, al so-pradicto miser Piero ducati trexento d’oro, tochado li haverà la man, e ducati trexento d’oro da poi transducta la dieta madona Helena. Item promette el sopradito miser Alberto al sopradito miser Piero due. 100 a l’officio del sai del 1491, i qualli promette farli scriver a ogni bon piacer e voler del dicto miser Piero. Item promette el sopradito miser Alberto al sopradito miser Piero una vestidura de veludo cremesin in do pelli [pezzi?], una investidura de raxo verde, una investidura de da-maschin cremexin, una investidura de raso biancho, e molte altre cosse per ornamento de la dieta madona Helena; le qual sono nuove per valuta de ducati trexento, zoè trexento, le qual debiano esser stimade per doy comuni amici. La qual tuta dota ascende a la summa de ducati mille zoè 1000. Dechiarando che ’1 sopradito miser Alberto, fradello de la sopradita m.a Helena, promette e si obliga tutti i soi beni mobelli e stabelli, presenti e futuri al sopradito miser Piero fina a la integra satisfaction de li sopradicti ducati mille. Dechiarando che miser Jacomo padre del sopradito miser Piero, e miser Piero insieme cum suo padre tuoi assegurar, e cussi ase-gurano la sopradita dota chadaun de loro in parte e in tuto per ducati 800, zoè octocento, sopra tutti i soi beni mobelli e stabelli, presenti e futuri. E li sopraditi due. 200 che ascendono a la summa de i dicti ducati mille romagnano al sopradito miser Piero per don e corieri. E cussi le su-prascripte parte sotoscriverano esser contente di quanto è di soprascripto in questo contrato. Che Dio e la sua gloriosa madre verzene Maria li lassi'viver longamente sopra