LA FAMIGLIA 341 Con cento pronostici e cento oracoli d’amore s’invocavano il cielo e la sorte propizi al maritaggio. Sopra il letto si appendeva l'immagine di un angelo perchè i figli nascituri dovessero rassomigliargli, essendo antico il pregiudizio che la donna partorisse un figlio simile a quella persona o immagine che avesse maggiormente fissato nella gravidanza*'). Gli sposi non doveano mai dormire in camere o letti divisi, affinchè durasse sempre fra loro quella buona armonia che doveva continuare anche coi genitori; altrimenti si credeva che il parto non sarebbe riuscito a bene. I genitori non guardavano al sesso della loro creatura: fosse maschio o femmina era accolta con uguale festa e si circondava d’uguale a-more <2). D’auguri e di scongiuri era circondato il nascere e il crescere dell’infante; sulle fasce del bambino, che si portava al battesimo, si ponevano immagini di santi, medaglie, scapolari, per difenderlo dagli spiriti maligni e dalle stregonerie; bisognava guardare, per trarne indizio di breve o lunga vita, se fossero brevi o lunghe le orecchie, che a volte si bucavano anche ai maschi, più che per l’ornamento degli orecchini, per impedire, come si credeva, lo spasmo infantile (3>. Le madri, accanto alla culla, con le più dolci ninne-nanne, conciliavano il sonno dei bambini; il padre, tornato a casa dopo il lavoro, salutato festosamente dalla sposa, trovava il desco preparato; e, dopo il cibo, la famiglia si raccoglieva e si spassava in racconti di fiabe e di leggende fantastiche <4). Nei penetrali di un'onesta casa popolana, c’introduce il Calmo, che si compiace di narrare el star pacifico, insieme con una muier da ben, CARPACCIO — IL • CERONE SALITO IN ALTO RACCOOLIE LE SOOCCI0-LATURE DEI CERI. Particolare del quadro • Il patriarca di Orado ». (Venezia, Accademia). (1) Bernoni. Credenze popot. venez., Venezia, 1874; De Oubernatis, St. comp. degli usi natalizll in lt., Milano 1878, pagg. 40, 41. (2) Il motto popolare, in contrapposto al vanitoso concetto della primogenitura nobilesca, suona* In casa de ga-¡antonimi — nasse prima la femena e po i omeni. (3) Bernoni, Cred. pop. dt. (4) Di ninne-nanne, di fiabe e leggende fantastiche é ricca, come quella di tutti i volghi, la letteratura popolare veneziana. Cfr. le raccolte del Bernoni (Canti popolari - Fiabe e nov. pop. - Preghiere pop. - Indovinelli pop. - Leggende pop. - Tradii, pop. - Giuochi pop.).