170 CAPITOLO VI. ispirate ai modelli orientali, specialmente persiani. Oli stampatori stessi avevano officine di legatoria, e a quella degli Aldi si attribuisce il merito di aver adoperato, per le dorature, quei piccoli ferri, che appunto da loro presero il nome di aldi. Le coperte di ogni colore, più spesso rosse, erano seminate di volute, fiori, foglie, losanghe, arabeschi, annodamenti d’oro, tutta una festa per gli occhi, come nelle rilegature che appartenevano al bibliofilo Tomaso Maioli, il quale voleva, con rara generosità, che anche gli amici godessero de’ suoi libri, sui quali sono incise queste parole: Th. Majoli et amicorum <». La legatura veneziana ebbe estese applicazioni e divenne sempre più ricca e fastosa <2). Le commissioni, che la Repubblica dava ai suoi capitani o rappresentanti, erano rile- RILEGATURA DELL.* « ARCADIA » DI JACOPO SANNAZARO DELLA LIBRERIA DEL CARDINAL PIETRO BEMBO. (Parma, biblioteca). gate in marocchino rosso a compartimenti incassati, riccamente dorati e coloriti, con al centro del piatto anteriore il leone di San Marco e nell’altro le armi del rappresentante <3). Nè basta : si rilegarono riccamente perfino le custodie di carte nautiche, che erano di cuoio, decorato di arabeschi dorati e mosaicato di smalti policromi <4). Talvolta (1) Del Majoli, che viene anche detto veneziano, non sappiamo nulla di preciso. Era un amico di Giovanni Grolier, tesoriere del re di Francia, perchè con lui scambiò due libri. Qualcuno dubita perfino che il ¿Majoli sia italiano, perchè quel nome nella forma latina può essere la trasformazione d’un Majol, o d’altro nome consimile. (2) Una bella rilegatura dell’iArcodia del Sannazaro, che sulla coperta di cuoio porta impresso, tra rabeschi d’oro, il nome di Pietro Bembo, è nella biblioteca di Parma. Nel 1509 troviamo a Venezia memoria di un legatore di libri, di nome Benedetto detto Padoana (Fulin, Doc. per la st. della tip. cit., in • Arch. Ven. », t. XXIII, pag. 171). Nel testamento in data 17 maggio 1514 di Girolamo Grifalconi troviamo come teste il nome di un « Magister Marcus ligator « seu paginator a libris de Manzagni.... », Arch. di Stato, Ser. Notar., B. 29, n. 2907, not Zuane Fr. de Zanchi. (3) Vedi la legatura delle istruzioni del doge Mocenigo a Giustiniano Giustinian, ms. del 1576 della biblioteca Laurenziana, riprodotta nel Catalogo della mostra stor. della legatura artistica, Firenze, 1922, n. 5731. (4) Per esempio la custodia che trovasi nella biblioteca Vittorio Emanuele di Roma (n. 606 della Mostra predetta).