266 CAPITOLO IX. TIPO DI PATRIZIO. ALVISE VI VARI NI — RITRATTO D'iGNOTO. (Londra, Gali, naz., racc. Layard). « e crudette, e tutte simili a due rotond « dolci al tatto; rilevati i fianchi; di-« ritte e rotonde le gambe, piedi brievi, «asciutti e ritondetti » <'>. Appartengono allo stesso genere letterario i libri di Lodovico Domenichi (2), di Girolamo Ruscelli <3), di Girolamo Parabosco <4>, i quali accompagnano lunghi cataloghi di nomi di patrizie col solito formulario adulatorio. Cosi nella Nobiltà delle donne del Domenichi passano, come in lenta e noiosa processione, madonna Cecilia Cor-naro, alla quale tanto si può dar luogo principale fra le belle, come al sole tra le stelle minori-, Elena Barozzi Zan-tani, la quale in bellezza pareggia la greca Elena et nell'honestà la romana (1) Luigini, Il libro della bella dorma, ed. E. Camerini, Milano, Daelli, 1863. (2) Domenichi, La Nobiltà delle donne, Vinetto, 1551. Sono cinque lunghi dialoghi, nell'ultimo dei quali l’autore ricorda le più gentili donne italiane. (3) Ruscelli, Lett. sopra uri sonetto dell'III. marchese della Terza alta divina sign. marchesa del Vasto ecc., Venetia, 1552, pag. 78. (4) Parabosco. / diporti cit., pagg. 308-13. come un giorno Zeusi dalle fanciulle di Co-trone le doti fisiche più ammirevoli. Il prototipo è Isabella d’Este Gonzaga, e le cinque gentildonne, scelte dal Trissino per riunire non soltanto le bellezze corporee, ma anche le spirituali d’isabella, sono Bianca Trissino e una Ericina, vicentine, la contessa di Caiazzo milanese, la moglie di Batto Spinola di Genova e Clemenza de’ Pazzi di Firenze. Con ugual concetto Federico Luigini, udinese, scrisse il Libro della bella donna (1554), nel quale l’autore racconta a un monsignore, amico del sesso gentile, quel che in sogno gli è parso di sentir ragionare da più gentiluomini circa le bellezze che formano la donna perfetta. Anch’egli desume da gentildonne del suo tempo i tratti della donna immaginaria, che riesce vaporosa e generica, quantunque l’autore, con compiacenza soverchiamente lasciva, si indugi sulle attrattive del corpo femminile, il quale per esser perfetto deve avere « poppe picciole, tonde, sode, i e dolci pomi; braccia delicate, grassette, e » fijv * TIPO DI PATRIZIO. OIORGIONE — RITRATTO D*IGNOTO. (Museo di Berlino).